mercoledì 5 dicembre 2007
Miss Youtube 07.
Alla fine ha vinto lei: Melissa Theuriau. La giornalista televisiva francese più corteggiata dal popolo online. Cliccate sul titolo del post e capirete perché. Chissà se leggerà lei stessa la notizia della sua vittoria.
mercoledì 28 novembre 2007
venerdì 23 novembre 2007
La metà della mia doppia metà.
Mi sono accorto di non essere qui, ora. Ma di vivere a 2 velocità. Due parallele che prendono strade diverse. Sono qui a Milano. Giro l'angolo e sono a Padova. La mia vita attuale che aspetta il via, la mia vita passata che non si rassegna a dare le dimissioni. Ho il dono dell'ubiquità che colgo solo nel lato negativo di smembrare la mia personalità. E nel confronto con me stesso, perdo ogni sicurezza. Non sono più l'uno, non sono più l'altro. Ho in mano solo residui di pensiero che affiorano. Ma a chi appartengono?
venerdì 16 novembre 2007
Ci vuole classe anche per una class action.
Leggo con pochissimo stupore che la fantomatica repubblica delle banane continua a fare proseliti nella nostra bene-odiata Italia. L’ultimo esempio viene dall’approvazione della Class Action avvenuta ieri al Senato. Cosa sarà mai? Quando una pluralità di soggetti si riunisce per far valere un diritto con un’unica causa i cui esiti si rifletteranno su tutta una categoria. Una pratica molto diffuda in Usa. Per esempio contro le multinazionali del tabacco.
Grande cosa.
Atto legittimo.
Doveroso nel 2007.
Sicuramente avrà avuto una larga maggioranza al senato.
(No?)
Avra avuto comunque un vasto consenso.
(Come dici? È passata per un solo voto?)
Almeno sarà una maggioranza solida.
(Quel voto in più è un errore? Ah.)
Ieri il senatore Roberto Antonione ha premuto il tasto sbagliato (beata tecnologia) dando il via libera all'emendamento sulla class action. Sembra che il suo voto sia stato fondamentale.
La storia finisce qui? Ricordiamoci che siamo in Italia.
Resosi conto dell'incredibile errore, Antonione scoppia in lacrime, consolato dai colleghi del suo gruppo.
A volte la vergogna prevalica sulla moralità. Così, una norma che dovrebbe essere alla base di uno stato democratico passa per errore. Per fortuna.
giovedì 15 novembre 2007
Non bisogna chiamarsi Armani, per essere stilisti.
E' notizia di questi giorni il fondamentale Codice Armani dove il nostro stilista più famoso al mondo detta le leggi per essere cool. Chissà quale regola bisognerà seguire. Chissà quale segreto ci svelerà il nostro Giorgio. Noi uomini privi di scienza stilistica aspettavamo da anni una Summa Teorica sull'eleganza. Grazie al Re Giorgio abbiamo avuto una risposta. Sarà sicuramente un inedito punto di vista sulla moda, penserete voi. E lo pensavo anch'io. Poi ho capito cosa c'è alla base di questo nuovo capitolo italiano: l'ovvietà.
Non starò a leggervi tutte le 21 leggi. Le trovate qui: http://www.clandestinoweb.com/tavole/le-21-regole-di-armani-per-luomo-di-stile-13-11-07-2.html
Mi preme solamente sottolinearne alcune. Giusto per darvi il senso.
La legge numero 2: trovare il giusto equilibrio fra lavoro e tempo libero. (hai ragione Giorgio...non c'avevo mai pensato)
La numero 3: vestitevi di nero o blu navy che snelliscono (dai, davvero?)
La n. 6 e la n.9: non andare a letto tardi e non bere troppo o fumare e fare un'ora al giorno di sport.(cazzo... una novità... nessuno me l'hai mai detto..)
la n.11: fondamentale avere una giacca ben tagliata, poi il resto viene semplice (davvero? cioè, una giacca tagliata male e di materiale scadente non è elegante?)
la n.17-18: attenzione al profumo e all'orologio. (mi stanno rubando l'orologio?)
Gran finale con la n.19: abbiate coraggio delle vostre convinzioni. (grazie maestro Giorgio, ora mi sento più forte e più cool)
Non so voi. A me sembra la fiera delle ovvietà. Vi faccio una confidenza. Sono un pubblicitario e vi svelerò le leggi mai rivelate per fare i miliardi come creativo. Seguitele e mi ringrazierete:
1) qualsiasi sia il cliente, pensate in grande.
2) il visual è tutto: deve essere originale, accattivante, scandaloso e far parlare di sè.
3 ) il titolo è tutto: deve essere originale, accattivante, scandaloso e far parlare di sè.
4)l l'idea del vostro spot è fondamentale: deve essere originale, accattivante, scandalosa e far parlare di sè.
Sono stato originale?
lunedì 12 novembre 2007
Basta con questi trailer stereo-antipatici.
Non giudico questo film. Non l'ho visto, non conosco bene la trilogia. Però mi sento di dissentire su come viene pubblicizzato. Lo speaker per far capire che è un film imperdibile cosa dice? Voi cosa vi aspettate? Una frase tipo: "il film d'azione più bello della storia del cinema?" Oppure: "Un film d'azione che non ti aspetti?"
Si possono fare mille combinazioni possibili, ma sempre con la volontà di pompare il film. Invece la frase che sentirete qual è? "Uno dei migliori film d'azione degli ultimi 5 anni." Scusa??????
Analizziamo questa frase.
"Uno dei migliori film..."= come dire... oh, non aspettatevi molto... è uno dei tanti... bello per carità, ma come tanti altri.
"...degli ultimi 5 anni"= prima di tutto, quanti film d'azione degni di nota sono stati fatti negli ultimi 5 anni? Sembra quasi che non ci sia gara. E poi comunque gli ultimi 5 anni è veramente poco. Per trovare un'analogia, è come dire che Bush è il miglior presidente d'America degli ultimi 10 anni. Grazie, c'è da quasi 8 anni...
venerdì 9 novembre 2007
Che pezzo il pezzo di Pezzali.
Leggete pure il testo dell'ultimo singolo di Max: "Sei fantastica". Dov'è finita la penna dell'uomo ragno? Mi sembra che si sia completamente perso in ragioni commerciali. Forse il matrimonio e un pò di sana "borghesità" hanno prevalso sull'animo giovanile e fumettaro che lo caratterizzavano. Grandissima delusione.
"Luce in fondo al tunnel,boccata d'aria
limpida, parole musica
casa dolce casa, un pò città un pò isola
un pò New York, un pò Polinesia
Siamo qui
tante vittorie, giorni bellissimi
sconfitte stupide, giorni difficili
tristezze ed euforia, gioie e dolori
Ma sento sempre che tu ci sei
che anche quand'è dura non te ne vai
che anche coi denti combatterai
sempre accanto a me non mi abbandonerai
Sei fantastica, forte come il rock'n roll
una scarica, uno shock elettrico
sei la fonte di energia più potente che ci sia
bomba atomica dritta nello stomaco
Storia a lieto fine, ai confini della realtà
favola, bacchetta magica
ragione passione, giovinezza e maturità
armonia tra corpo e anima
Siamo qui
tante vittorie, giorni bellissimi
sconfitte stupide, giorni difficili
tristezze ed euforia, gioie e dolori."
Ritornello.
giovedì 8 novembre 2007
Bye Bye Kyle.
Purtroppo Kyle Minogue ha annunciato che il suo atteso tour 2008 non ci sarà. Troppo faticoso e impegnativo per una persona debilitata da quella malattia che, citando Harry Potter, è "Colei che non deve essere nominata."*
Ero già in pole position per un'eventuale data italiana. Ormai sono lanciato per i concerti "spettacolo". E il suo aveva tutto per esserlo.
*(cancro)
lunedì 5 novembre 2007
La donna del mese: Sara Felberbaum.
E come tutti i mesi è arrivato il momento di eleggere la bellezza di Novembre. Questa volta sulla vetta della mia modestissima classifica approda una bellezza italiana. Quel cerbiattone di Sara Felberbaum. Per chi ama il trash televisivo, è l'attuale protagonista della terza serie di Elisa di Rivombrosa. Da giorni avevo un neurone dedicato a lei: passava le sue giornata a cercare di ricordare dove l'avessi già vista. In qualche anfratto della mia memoria c'era uno schedario dedicato a lei. Senza nome, senza immagini, ma con l'insana sensazione di averla già apprezzata in passato. Poi ho capito. Sì certo, ha fatto alcuni spot Tim. Sì è stata anche conduttrice di Top of the Pops. Ma lei esordì come co-protagonista in una delle mie sit-com preferite: "Via Zanardi 33." Fu un flop totale. Era l'epoca di Friends e riprendeva in tutto e per tutto quel canovaccio americano. Non ci riuscì. Probabilmente piacque solo a me. Ma come "Non è la rai" delle sit, lanciò alcuni personaggi.
A parte la bellissima Sara, ricordiamo un'altra cucciola che recitava in quella serie: Alessandra Bertin. In "Via Zanardi 33" aveva il ruolo della sbadata, ovvero della Phoebe italica. Ora è una conduttrice di ALL MUSIC.
Senza dimenticare colui che faceva la parte di Joey e che dicono assomigliarmi: Daniele Silvestrin. Questa assomiglianza non la vedo, però nella sit si chiamava Mattia...
venerdì 26 ottobre 2007
Pubblicità.
giovedì 25 ottobre 2007
Dio è un navigatore satellitare?
La domanda non vuole essere assolutamente una bestemmia.
Ma un'ipotesi.
Dio esiste?
Per la mia formazione culturale, sì. Ha tutti i colori del mondo, parla ogni lingua esistente e non, si nasconde in ogni angolo della terra. Compresa la tastiera dalla quale scrivo questo post.
Quello che dobbiamo rivedere, forse, sono gli intermediari. Circola la voce di un prossimo ritorno della messa in latino. Il modo migliore per allontanarsi definitivamente da una società che in fatto di costumi e pensieri ha già evidenziato un distacco con le istituzioni religiose.
Qualcuno potrà dire: la chiesa deve fissare un limite, oltre il quale vincerà il fascino della disobbedienza. Ma quel limite va fissato. Va teorizzato il giusto, il peccato. Cosa fare, cosa non fare. Dove andare o non. Come un moderno TOM TOM.
Posso essere d'accordo. Vivere senza un punto di riferimento, può condurci al nulla. Ma questo muro va spostato in sintonia con l'evoluzione della società. E non reso più restrittivo proprio perché quella stessa società non ti segue. Le persone hanno voglia di credere. Ma per farlo, vogliono sentir parlare la propria lingua. Che, di sicuro, non è il latino.
mercoledì 24 ottobre 2007
martedì 23 ottobre 2007
Adoro Santò.
Bello. Inedito. Diverso. Insolito se vogliamo. Curato. Tutto questo è Ratatouillee. L'ho trovato molto carino per tanti particolari. Prima di tutto non attinge dalle classiche ambientazioni narrative: qui un ratto sfrutta le sue capacità olfattive per divenire un grande Chef. Molto insolito devo dire, almeno rispetto alle auto parlanti, ai pirati, ai dinosauri, agli scenari futuristici o al mondo delle favole. Se vogliamo, è più originale di Shrek che disgrega il canovaccio delle favole, rispettandolo però.
E poi è realizzato veramente molto bene. Alcune scene distorgono la mente dello spettatore che si chiede se sia realtà o finzione. Difetti? Beh, in certi momenti è lento, ma serve alla psicologia dei personaggi. E' molto lungo, ma forse non è un difetto. E gli sceneggiatori potevano cercare di strappare qualche risatina in più. Ma alla fine mi sento di promuoverlo appieno, consigliandone la visione.
Il mio personaggio preferito è assolutamente Santò... il critico culinario in tutto e per tutto identico a Nosferatu. Fantastica la sua macchina da scrivere che ricorda il volto della morte.
L'episodio iniziale dell'alieno che cerca di catturare un umano da sottoporre a esami accurati è semplicemente meraviglioso.
lunedì 22 ottobre 2007
Produttore di pelucchi.
Contriariamente alla pubblicità dove il foto-ritocco toglie le imperfezioni che madre natura ci ha dato (se un ombelico può esser definito tale), posso dire con orgoglio di essere il produttore numero uno di pelucchi nell'ombelico. Non conosco il tessuto preciso. Eppure ogni giorno il mio ombelico mi stupisce, producendo quantità industriali di inutili e minuscole palline. Forse è una porta di Stargate dalla quale mi arriva la spazzatura di qualche realtà parallela? Forse Anubi vuole comunicare con me? Forse è il guardaroba di qualche gnomo che vive nascosto fra i miei jeans?
Non lo so. Ma sto seriamente prendendo in considerazione l'ipotesi di tenerli e rivenderli su ebay. Magari qualche giapponese perverso me li compra.
giovedì 18 ottobre 2007
Orgoglio feticcio.
Potevo prendere una maglietta? No. Potevo prendere il book? No. Potevo prendere il poster? Forse si. Ma niente è paragonabile a lei. Tornare dal concerto di Gwen con la sua bamboletta, veramente brutta (forse Tanya è fatta meglio), mi rende orgoglioso.
Il mondo non ha spazio per il bello fine a se stesso. Dobbiamo arricchire le nostre case di orribili mostri inutili.
Per questo la bamboletta di Gwen spiccherà nella mia biblioteca vicino al Budda arancione.
mercoledì 17 ottobre 2007
The day after Gwen.
Spettacolo. Spettacolo nel senso più puro e intrinseco del termine. Tutto e dico tutto funzionava alla perfezione. Tutto era curatissimo. Dai vestiti, alle scenografie, ai ballerini, alle bodyguards, ai megaschermi. Tutto patinato. Tutto coordinato. Tutto perfetto.
Basta conoscere l'entrata per entusiasmarsi. 2 ballerine giapponesi entrano in scena e fingono di scappare rincorse da altri 2 ballerini vestiti da poliziotti quando parte la musica, il palco si apre in due ed entra una mega gabbia dorata con dentro gwen. Nel frattempo il megaschermo in alto trasmette immagini di oro fuso che bolle e dall'alto del palco scende una G gigante che s'illumina a ritmo di musica.
Trionfo.
Mi succede raramente. Ma ho sentito smuovermi qualcosa dentro. Cazzo, stupendo. Stupenda. E poi via così. 2 orette che sembravano un insieme di tante foto messe in fila, ognuna curatissima in ogni dettaglio.
Tralasciamo il fatto che poi, impazzita, s'è immersa nel pubblico ed è salita, travolta da tutti, fino al primo anello, cantando in bilico sulla ringhiera. Tralasciamo il fatto che la vedevo praticamente da 5-6 metri.
Questo è un concerto che vale i suoi 46 euro. Anche se non conosci le parole. Anche se non conosci le canzoni. Forse sarebbe meglio dire questo è spettacolo. Ma Gwen tiene la scena come e più di tante altre decantate star. Senza dimenticare la voce impeccabile. E la classica band di americanoni pazzeschi che solo a vederli sai che suoneranno da Dio.
E qui mi nasce la polemica. Negli ultimi anni ho visto alcuni concerti di quelli che in Italia potrebbero anche pubblicare un cd di loro rutti e venderebbero migliaia di copie. Ovvero Vasco e Ligabue. Non li voglio paragonare con Gwen. In Gwen si parla di immagine, negli altri due parla la musica. Ma cazzo. Non è possibile impegnarsi un pò di più a livello di scenografia?
No. 2 anni fa a Padova ho visto il concerto di Ligabue. Nei megaschermi per ogni canzone c'erano delle animazioni improponibili per uno che fa l'artista. Anche Vasco. Lo so che non gli è chiesto questo. Che per lui parlano le parole. Che il suo è rock! E il rock vive di chitarre graffianti, di casse, di vibrazioni, di luci spente e accendini accesi. Di Vasco, solo in quanto tale. Ma allora non mettere i megaschermi se devi proiettare il nulla. E stiamo parlando di cantanti che fanno sold out ovunque in Italia.
Ancora una volta salvo Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Può non piacere. Può stare sulle balle. Ma è in dubbio che sia l'unico in Italia a cercare di animare, di spettacolarizzare i suoi tour. E qui mi fermo per oggi.
Prossimo appuntamento? A Gennaio esce il nuovo cd di Lorenzo. Mi aspetta una primavera in qualche palazzetto dello sport.
martedì 16 ottobre 2007
Finally.
lunedì 15 ottobre 2007
Megan Gale.
venerdì 12 ottobre 2007
Bravo Giacomino.
Al Liceo lo consideravo veramente un deficiente. Nel vero senso della parola: "mancante" di tutto quello che significasse vita. Poi mi sono scontrato con la realtà fatta solo di se stessi. E ho capito la verità delle sue parole.
La felicità? Assenza di dolore.
Anche se potrei evolvere il concetto: il dolore è attesa della felicità.
Ma rischierei di essere linciato giustamente da tutti i malati d'Italia e del mondo.
Preferisco fermarmi ad un semplice omaggio al bravo Giacomo.
Da piccolo lo diceva mia nonna di apprezzarlo.
Ps: anni fa ho visitato casa sua. E la tanto millantata biblioteca dove lui trascorreva le giornate a leggere e che fu causa dei suoi dolori fisici un pò mi deluse. Avrò fantasticato troppo. Però mi aspettavo una sala immensa. Invece era ed è una grande modesta biblioteca.
Pensiero del giorno. Da 3 anni almeno.
"Vorrei correre da te, ma non riesco neanche a iniziare
a pensare, a provare, a tentare. Vorrei solamente poter respirare.
Non credevo toccasse a me. Riscuoti l'assicurazione.
La vita è uno sport sanguinoso. E io sono davvero ridotto male.
E allora spingimi - nuovi stimoli. Tirami - nuovi stimoli
Insegnami nuovi stimoli. Leccami - nuovi stimoli
Graffiami - nuovi stimoli. Regalami nuovi stimoli
Mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può
garantire soltanto le proprie funzioni primarie.
Apro gli occhi, chiudo gli occhi. La mia unica reazione.
Amore, nel mondo c'è troppo dolore e i dottori non sanno che fare."
(Velvet- Funzioni primarie)
a pensare, a provare, a tentare. Vorrei solamente poter respirare.
Non credevo toccasse a me. Riscuoti l'assicurazione.
La vita è uno sport sanguinoso. E io sono davvero ridotto male.
E allora spingimi - nuovi stimoli. Tirami - nuovi stimoli
Insegnami nuovi stimoli. Leccami - nuovi stimoli
Graffiami - nuovi stimoli. Regalami nuovi stimoli
Mi conforta credere che ti potrai accontentare di un uomo che può
garantire soltanto le proprie funzioni primarie.
Apro gli occhi, chiudo gli occhi. La mia unica reazione.
Amore, nel mondo c'è troppo dolore e i dottori non sanno che fare."
(Velvet- Funzioni primarie)
giovedì 11 ottobre 2007
mercoledì 10 ottobre 2007
La donna del mese: Maggie Gyllenhaal
Solita e banale esigenza di un copywriter.
Ho pubblicato un libro!
Qui a fianco potete vedere la copertina.
Certo, non c'è indice, sommario, contenuto e introduzioni. E neanche un'edizione.
Esiste solo il titolo. Che però mica vengo a svelarvelo.
E' perfetto per quello che voglio fare. Esiste solo un problema.
Non so cosa voglio fare e questo non sapere non l'ho ancora tradotto in nulla.
Quindi siamo al livello -1. Però ho fiducia.
Probabilmente è il sogno nell'armadietto Ikea di ogni copy.
Questo perché abbiamo la vaga sensazione di essere artisti o di poterlo divenire.
L'assurda idea di avere qualcosa da dire.
L'ipotesi remota che ci sia qualcuno ad ascoltarci.
Ma, come dire, ognuno è libero di pensarsi come vuole.
Perché se apriamo gli occhi per davvero sarebbe difficile trovare una visione simile ai nostri sogni.
martedì 9 ottobre 2007
Casella postale.
Temperatura accesa.
Svista senza siesta.
Fine del temporale che vorrà.
Mi chiudo in una cassetta delle lettere
per annusare la notizia del giorno dopo.
Svista senza siesta.
Fine del temporale che vorrà.
Mi chiudo in una cassetta delle lettere
per annusare la notizia del giorno dopo.
lunedì 1 ottobre 2007
Please, don't disturb.
Si, lo so. E' un vostro reale interesse. E' la curiosità della mia città natale e dei suoi abitanti che sempre più raramente mi vedono. Ma io non ho nessuna voglia di rispondere ogni volta alle vostre domande. O meglio, non so cosa dire e mi nascondo dietro onesti, ma vuoti " bene", "tutto ok". Per cui non chiedetemi più come è Milano, come si sta a Milano, se tornerò da Milano. dove è la tua ragazza, perché non la porti mai...
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima, capirete tutto da lì.
venerdì 28 settembre 2007
Lost, lost.
martedì 25 settembre 2007
File not found.
Buco. Buco centrale. Buco vuoto. Buco dal quale passa di tutto e non trattiene nulla. Buco di sensazioni. Buco d'ombra. Buco di passi. Buco di baci. Buco di muri bianchi. Buco di noi. Buco di me. Buco di graffi. Buco di lampadine a fissarmi. Buco di tutto quello che c'è intorno. Buco nella sua semplice accezione. Buco che respira, respira, respira.
Oggi, ieri e domani sarà così.
lunedì 17 settembre 2007
lunedì 10 settembre 2007
Donatore di energia.
Si è fermato il cuore.
Il fegato.
I polmoni.
Il sangue raggelato si addensa lento dal timore di smuovere troppa vita.
Sento che c'è qualcosa di bloccato dentro me.
E' come se parte del mio pensiero si fosse geneticamente trasformato in un organo del mio corpo.
E che debba convivere con lui. Dove lo collochiamo?
Dietro i polmoni, fra i reni, ad un passo dal diaframma. Non saprei neanch'io dirvi dove.
Ma c'è esiste. Il suo compito? Lasciapassare o meno la serenità.
Il fegato.
I polmoni.
Il sangue raggelato si addensa lento dal timore di smuovere troppa vita.
Sento che c'è qualcosa di bloccato dentro me.
E' come se parte del mio pensiero si fosse geneticamente trasformato in un organo del mio corpo.
E che debba convivere con lui. Dove lo collochiamo?
Dietro i polmoni, fra i reni, ad un passo dal diaframma. Non saprei neanch'io dirvi dove.
Ma c'è esiste. Il suo compito? Lasciapassare o meno la serenità.
venerdì 7 settembre 2007
Ci si rivede. Anche no.
Poco. Pochissimo tempo per riflettere.
Ma non cambiate canale. L'onda d'urto ha ripreso a fare il suo dovere. Soffia forte e smuove la torre.
Il Re non ha proprio più voglia di mangiare nulla.
Tutto dipende ormai dalla forza d'inerzia.
Ma non cambiate canale. L'onda d'urto ha ripreso a fare il suo dovere. Soffia forte e smuove la torre.
Il Re non ha proprio più voglia di mangiare nulla.
Tutto dipende ormai dalla forza d'inerzia.
giovedì 26 luglio 2007
Scopritore di trash.
E' arrivato il momento di confessarlo. Questo fantastico gruppo che ora è arrivato da noi, lo conoscevo e stimavo già da un anno. Per puro caso. L'estate scorsa mi ha portato un pò in giro nell'est europeo. E sempre, dico sempre, c'era un articolo, un video, un'intervista dei Tokio Hotel. Io amo comprare i cd dei gruppi conosciuti solo nella propria patria (per fare un esempio è come se da tedesco venissi in Italia e acquistassi un cd di Albano). Così salutai Cracovia con il loro primo cd in mano. Mi piace il lato pop che c'è dietro questo gruppo, la grande azione di marketing e anche la loro musica. Non so dirvi. E' quel trash che poi piace perché è trash. Penso di essere l'unico in Italia ad avere tutti i loro cd: 2 in tedesco e l'ultimo in inglese. E ne sono fiero. Soprattutto ora che cominciano a girare in Italia. Questa estate mi porterà a Praga. Proverò a cercare la boy band tipica del posto. E' la mia missione.
Die very hard.
Avete presente le ottocento aspirine che mediamente Bruce Willis inghiottisce come noccioline nei suoi film per rimediare ad una serata particolarmente alcolica? Uguale. Purtroppo per me non ho dato fondo al barile, ma semplicemente avevo mangiato poco. Errore da non ripetere mai più. Mi portate un letto in ufficio, please?
mercoledì 25 luglio 2007
Sembro buono, ma in realtà sono un pezzo di pane.
Alle volte vorrei essere più cattivo. Invece mi accorgo di sostenere una vita abbastanza soft, sopita, addormentata, silenziosa. Esplodendo una volta all'anno per le cose più inutili. Inaspettate. Tipo durante una partita di calcetto. Forse il corpo umano è un vulcano che erutta emozioni. A tal proposito chiederò ad un chirurgo se potrò mai sostenere un'operazione per agganciare alcuni rubinetti al corpo. Così potrò lasciar libero il flusso della mia vita, senza aspettare lo scoppio ritardato.
Il solito tram tram.
Una cosa da salvare a Milano c'è: il tram. Mi rendo conto essere motivo continuo di ritardi, di rumore, e altre mille incazzature... ma quando lo prendi senza essere in ritardo lo considero una culla del pensiero. Oltre ad essere meglio di tante pagine gialle, bianche che arrivano a casa. Quanti posti ho scoperto solo passandoci davanti con il tram.
martedì 24 luglio 2007
Pensiero del giorno.
Sarò breve. Oggi si inizia. Non mi pongo degli obiettivi. Ho già molti limiti di mio. Per ora proverò a pensare. E poi a scrivere. Nessuno potrà mai essere interessato. Ma se per caso abbiamo alcuni neuroni amici d'infanzia...
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