martedì 30 giugno 2009

Al terzo posto.


L'epica del glorioso combattente che ha nel campo sportivo il suo unico desiderio di vita e la sua unica realizzazione è già presente in tutta la storia di Rocky.
Anche se qui il lato della sconfitta è più presente. E' più sottolineato.
Fra i grandi film della passata stagione entra nella mia personalissima top ten, ma dopo Gran Torino (che tra l'altro non ho apprezzato troppo) e molto molto dopo The Millionaire.

lunedì 29 giugno 2009

Una notte da leoni (ovvero Checco e combriccola).


E dopo tanto vagare, un film che merita un ricordo.
Una notte da leoni è una delle migliori commedie che abbia visto negli ultimi tempi. Personaggi azzeccati, trama semplice, ma intrigante. Gli manca qualche ulteriore assurdità per diventare un Grande Lebowski, ma sa difendersi. E il ciccione è un personaggio fantastico.

venerdì 26 giugno 2009

It's true.


L'associazione fra gli impianti a gas ed il nome è perfetta.
Strano, ma vero.

mercoledì 24 giugno 2009

Mix Today.



A.
Due giorni fa un kamikaze si è lanciato con un'autobomba contro il convoglio del presidente dell'Inguscezia.
Inguscezia? Che posto è? Sembra un paese da film di W.Allen o Borat.

B.
Stasera a Milano ci sarà il Poetry Slam: 13 poeti leggeranno le loro poesie su Milano. Avranno 3 minuti a disposizione. Una giuria premierà il migliore. Quasi, quasi...

C.
"Comportamenti ostili al partito tenuti nell'ultima campagna elettorale." Con questo telegramma, Marco Rizzo è stato convocato dalla Commissione nazionale di garanzia dei Comunisti Italiani. Ed è stata avviata una procedura di espulsione.
Analizziamo gli elementi: il telegramma, la commissione, l'espulsione dal partito. Sembra di essere in qualche provincia bolscevica prima della caduta del muro di Berlino. Invece siamo in Italia, oggi. E questo è un partito che si ostina a definirsi necessario nella società moderna.

D.
Ieri ho visto Il Burbero con Celentano. La sua comicità a tratti surreale per me è il massimo. Cioè, immaginatevi la sua faccia da duro, mentre dice:"Tranquilla. Il meno è fatto." O lui che al bar ordina: "Un mezzo doppio whiskey." Oppure alla bellona comunica la morte del marito così:"Non è uno scherzo, è morto veramente. E' mortone." Ecco un esempio di quello che intendo: http://www.youtube.com/watch?v=CA4ZHrBFL1E

lunedì 22 giugno 2009

Flusso di pensieri che non sapevano dove annoiarsi.


La coscienza è un muro di pensieri che ti viene costruito nella vita.
E' il peccato originale del tuo quotidiano.
E' un ladro che insegue le proprie impronte.
E' di tua proprietà, ma appartiene a tutti gli altri.
E' un free-pass che ti apre le porte del Giudizio.
E' una mappa che segna i passi da seguire. E che ti porta a guardare oltre la siepe con la consapevolezza di avere un punto di vista.
Ma dov'è la linea di demarcazione civile e sociale che fissa i limiti?
Non esiste, se non in noi. Perché la Legge spesso non si ricorda dove sia.

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«Un gesto d'ira nell'ambito di una situazione psichica sensibilmente pregiudicata dalla pregressa assunzione di alcol e cocaina che, è bene dirlo subito, non costituisce né una scriminante né un'attenuante, ma deve essere richiamata perché rappresenta invece una spiegazione, ovviamente non la sola, dello sconsiderato comportamento del Franceschini per i fatti per cui viene qui giudicato». Questo è un passaggio delle motivazioni con cui il gup Fiasconaro ha condannato a 2 anni e 8 mesi il 23enne che ha violentato una 25enne a Capodanno. (Dal Corriere della Sera)

Qual è il male? Qual è il bene?
Non esistono differenze, se non mettiamo un punto. Ovunque sia. Ma questa linea tratteggiata chi la deve tracciare?
Se io non vedo colpe colpevolizzate, abbasso le accuse nei miei confronti e alzo il perdono.
Non mi esamino.
Mi accetto.
Mi considero un passatempo di me.
Un hobby che si è stancato.
Una semplice lettura da dimenticare la sera, prima di dormire.
Io sono il divieto di me stesso.
Se nessuno me lo insegna, sarò il divieto degli altri.
Sarò libero di pensarmi come voglio e di accettare ogni conseguenza sotto il grosso cappello sancta sanctorum del mio.
Sono il sindaco di una paese abbandonato.
Sono l'errore ortografico che condona le sue falle.
Sono la zebra che ora ha le strisce nere, ora bianche.
Sono il punto più distante che si avvicina.
Sono il ragno che si schifa.
Sono la perfezione che non ha specchi dove guardarsi.
Sono l'attimo prima del dopo.
Sono un tutto che cade a pezzi.

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È stato il primo pirata della strada condannato in Italia per omicidio volontario, ma la sentenza non supera il vaglio della corte d'assise d'appello. Per i giudici, Lucidi merita una sanzione per omicidio colposo. E la pena viene dimezzata: da dieci a cinque anni. Lucidi ottiene le attenuanti generiche. In secondo piano il resto: il pirata era senza patente, ha bruciato il semaforo a 90 all'ora, ha travolto lo scooter dei due studenti senza fermarsi a soccorrerli. (Dal Corriere della Sera)

Dobbiamo imparare a condannarci.
Altrimenti, non sapremo mai migliorarci.

domenica 21 giugno 2009

Io voto.


Quasi tutti i partiti, eccetto il PD, consigliano di non votare ai referendum.
Basterebbe questa piccola considerazione per smuovere tutti ad andare nel proprio seggio elettorale.

sabato 20 giugno 2009

Peccato.


Ultimamente mi capita di vedere solo film incompleti.
Ieri sera è toccato a The Spirit.
Non conoscevo il fumetto da cui è tratto. Quindi non posso valutare se rispetta "lo spirito" delle nuvolette parlanti.
Mi limito a giudicare il film.
Troppo simile a Sin City nello stile, anche se sempre interessante a livello puramente visivo. La sceneggiatura, tipico della gran parte dei film tratti dai fumetti, invece è scadente. Peccato.
Peccato perché ci sono alcuni momenti divertenti e scene davvero impaginate bene (come direbbe un art director).
O forse è il personaggio sofferente e alla ricerca di sè a ricordarmi troppo Batman e a perdere in simpatia.

Comunque ho sempre provato fastidio verso quei film che costano vagonate di milioni di dollari e poi non si soffermano un pò di più a curare la spina dorsale della trama. Un caso per me emblematico è Minority Report.
Ottimo praticamente in tutto, se non scadente alla fine quando il buono di turno frega il cattivo con il classico espediente da giallo di serie b.
La scena è questa. Il colpevole dice al suo avversario un particolare della vicenda e l'altro risponde: "Ma io non ti ho mai detto questa cosa. Come facevi a conoscerla?" E il genio del male, fino a quel punto preparatissimo, incespica in un'ammissione senza ritegno. Tutto molto fastidioso.

Quindi, se vi è piaciuto Sin City, non rovinatevi il ricordo con The Spirit.

giovedì 18 giugno 2009

mercoledì 17 giugno 2009

Oggi, 8 anni fa.


Io c'ero.
In curva nord.
300 euro di biglietto da un bagarino.
L'ansia che fosse falso.
La mia prima e ultima partita all'Olimpico.
Il giorno del terzo scudetto.
Calcolando la media con la quale ne vinciamo, forse prima di morire ne vedrò altri due.
Sì, ero solo.
Con un vecchietto accanto che si girava a tratti per dirmi: nun ia faccio.
Con tutta l'onda giallorossa ad accompagnarmi il pomeriggio e la notte.
Una camminata intorno al campo.
Una zolla come ricordo, mentre altri si portavano via la traversa della porta.
Un saluto alla poltrona dove all'epoca sedeva il presidente.
Una voglia di restare lì e basta.

Roma era surreale.
Come è surreale che un padovano tifi da sempre Roma.

On-Off.


Non capisco perché il mio cervello ogni tanto vada in tilt, continuando a pensare per i fatti suoi. Si dissocia da se stesso. La parte razionale gli dice di fermarsi, l'altra emotiva prosegue nella sua tensione.
Capita così che una domenica notte, dopo una presentazione andata bene nel pomeriggio, il mio cervello abbia voglia di lavorare durante il sonno per pensare a nuove inutili idee. Tra l'altro assurde e senza un filo di senso. Comunque completamente dimenticate. E nonostante ogni tanto gli dicessi di finirla, lui girava il cervelletto dall'altra parte e continuava come se nulla fosse.

Devo chiamare un antennista per spegnere il segnale.

domenica 14 giugno 2009

Il film giusto per Checco.


Un pò troppo lungo.
A volte un pò dispersivo.
Però piacevole. Con qualche personaggio molto azzeccato.
E' un piccolo peccato non compiuto fino in fondo.

Checco vai al cinema a vederlo.

giovedì 11 giugno 2009

Visione sparse-2.



A.
Ho finito di leggere Il sangue dei vinti di Pansa. Mah, che dire. Mi stupisce l'ira versata verso questo autore e verso questo libro in particolare. Il piacere letterario scarseggia. E' vivace e accattivante all'inizio, ma diminuisce man mano che si procede. Perché? Perché è un terribile, ma freddo elenco di vittime più o meno fasciste (in certi casi proprio zero) susseguitesi dal 25 aprile in poi in varie zone del Nord Italia. Punto. Raccontarne di meno e descriverle di più, forse, avrebbe catturato maggiormente il lettore. Ma il bisogno quasi giornalistico di astrarsi dal commento (anche se la condanna morale si respira) probabilmente ha spinto l'autore verso il tentativo di scrivere quasi un saggio. L'elencazione dei morti inevitabilmente spegne l'emozione, accendendo l'oggettività. Mi fa caso quindi l'indignazione da parte di alcune fazioni politiche o dall'associazione nazionale dei partigiani nei suoi confronti. Come se i fatti raccontati non fossero veri. Come se non fosse successo nulla.

B.
Ieri sera ho visto Saturno Contro. Bellissimo per la prima mezz'ora. Poi ad un tratto il film si spegne. In concomitanza con la morte di uno dei protagonisti, le storie intrecciate dei vari personaggi si fermano. Tutto bloccato dietro la tensione della scomparsa che però non genera sviluppi.
Ne avevo sentito parlare bene. Un pò mi ha deluso.
Ambra poi bocciata. Non tanto come attrice, ma per il ruolo cucito addosso. Lei dovrebbe essere quella che si fa di tutto. Eppure sembra la più normale. Oddio, forse è voluto. Ma fisicamente un piccolo segnale della sua condizione l'avrei inserito. Un tic, una fissa, qualcosa.

C.
Prima settimana di motorino. 5 euro di benzina. 12 di olio. 120 km fatti. Ieri sera, mentre io ero a tavoletta, mi si è avvicinata una "non so che moto di quelle serie" con tutta l'aria di non essere neanche accesa. E dopo un piccolo sguardo dall'alto verso il basso, mi ha staccato di 100 metri in un secondo. Lì ho capito d'avere in mano il bolide dei puffi.

D.
Settimana scorsa avevo sentito per le Europee un'intervista di Diliberto che diceva all'incirca così: "Il Governo Berlusconi ha tagliato i fondi per la scuola perché così la gente crescerà ignorante e voterà per lui."
Praticamente ha dato dell'ignorante a 10 milioni di persone che hanno scelto il PDL. L'approccio giusto per costruire un partito serio, costruttivo e moderno.

giovedì 4 giugno 2009

Partito per nulla.



Si avvicinano fra le polemiche ed i silenzi le Europee 2009.
Con la coscienza civile che mi ritrovo devo lottare per vincere il mio braccio e portarlo a tracciare una x sopra un nome o un simbolo. Ma so che lo farò.
Ogni elezione ha il suo voto.
Nel week mi toccherà sicuramente la provincia e le Europee. Su cosa puntare? Se non sapete chi votare, vi faccio alcuni nomi irrinunciabili.
Il Sacro Romano Impero Liberale Cattolico: per chi ha sempre apprezzato una figura moderna e attuale come Carlo Magno.
Il Fronte dell'uomo qualunque: per chi si sente uno qualunque e vuole giustamente uno qualunque al potere. Mica uno qualunque.
Il Comitato pari opportunità maschili: per chi crede che le veline siano un ottimo partito.
Il movimento giovani poeti d'azione: per chi vuole costruire una nuova Italia a colpi di terzine.
Il partito "Amo l'Italia, non voto la provincia": per chi crede che il motto "non serve, non voto" sia una grande cosa. E lo vota.
E poi un grande trionfo del Dott.Cirillo che non sapendo che fare si è inventato 5 partiti, uno più utile dell'altro: Preservativi gratis, Impotenti esistenziali, Italia nei malori (Di Pietro ringrazia), Italiani poca cosa..?(scritto proprio così) e il grandissimo Donne insoddisfatte e incomprese.

Io personalmente mi lancio in nuovi lidi, cercando un minimo di motivazioni, anche contrastanti, nel mio voto.
Per le Europee? Radicali. Non mi trovo in sintonia con molte loro posizioni, ma preferisco che in Europa ci vada chi si sbatte da sempre per i diritti della persona.
Per la Provincia di Milano? L'esponente del PDL. Per un semplice e inutile motivo, ma necessario per trovare una scusa: il sindaco di Milano è la Moratti. Preferisco avere due esponenti dello stesso partito fra comune e regione piuttosto che due in contrapposizione continua. Soprattutto visto che il prossimo anno sarà decisivo per l'organizzazione dell'EXPO.
In realtà non mi rivedo in quasi nessuno.
Per questo voto, segnando una X.
Per non partecipare con il nome a queste votazioni.