giovedì 31 luglio 2008

Biglietto senza ritorno per Gotham City.

Ieri sera ho visto Il cavaliere oscuro.
Gran bel film.
Da cosa l'ho capito?
Dalla sensazione di assenza che provo oggi, il fatidico giorno dopo. Che forse, oltre lo stupore iniziale, è lo strumento migliore per giudicare un film.
Quando l'effetto "pancia" cala, inizia l'innamoramento vero e proprio. E se arriva lì, sarà amore eterno. Un pò come fra il pop e la canzone d'autore.
Premetto subito una cosa. Batman è in assoluto il mio supereroe preferito. Quindi il terreno era fertile. Anche se per lo stesso motivo la critica può essere molto più dura. E devo dire che Il cavaliere oscuro entrerà ben presto nella mia collezione di dvd, accanto a 300.
Tante le cose positive da sottolineare. A partire dalla durata (2 ore e mezza)fino alla musica (bellissima la chitarra che stridula quando sale la tensione). Per citare solo due elementi. Ma in sintesi basta una parola: Joker. E' in assoluto la figura maligna più bella che ci sia nella storia dell'intrattenimento. Non solo cinematografico. Non è un caso che i film più belli su Batman siano proprio quelli dove la sceneggiatura prevede la sua presenza. Ovvero il primo di Tim Burton e l'ultimo di Nolan. Due stili diversi e due Gotham City diverse. Ma sempre un uomo folle al centro.
Questo Joker mi cattura. Mi piace il suo modo di camminare: un'andatura apparentemente affaticata, spalle leggermente oblique. Mi piace come si veste. Mi piace il trucco poco perfetto, anzi. C'è più tensione nelle sue corde, più calcolo e meno follia.
Forse il punto debole è proprio questo. Qual è il Joker migliore? La giocherellona pazzia di Jack Nicholson o la nera follia di Heath Ledger? Nella mia domanda c'è già la risposta.

mercoledì 30 luglio 2008

Adagio col plagio.

Sento parlare in questi giorni di un possibile plagio da parte di Jova nei confronti di un cantante spagnolo, un certo Sanz. La canzone incriminata sarebbe "A te".
Se avete modo di confrontarle, sentirete effettivamente una somiglianza. Ma nulla di più. A mio avviso.
Però sul tema mi sento di difendere Jova, citando un piccolo aneddoto. Nel mio piccolo ho avuto, come tantissimi giovani, un gruppetto musicale. E come tanti sognatori con velleità di successo abbiamo fatto qualche canzoncina nostra. Ovvio che nella composizione ognuno metta del suo. Ognuno porti cioè quel tocco musicale figlio dei suoi gusti musicali, di quello che ascolta. Un pomeriggio ci siamo messi a comporre. Io seguivo con la voce quello che nasceva. Ad un certo punto, non so da chi, partì un giro di accordi che entusiasmò tutti. Stavo improvvisando qualche cantato, quando Francesco, il chitarrista, si fermò: "Ragazzi... è uguale ad una canzone dei Depeche Mode...." Ecco.
Se fai il musicista di professione e non fai altro che ascoltare musica dalla mattina alla sera, immagazzini idee senza neanche accorgertene. E poi il cervello le butta fuori come tue. Spontaneamente.
Un pò come i sogni alla sera. Fanno uscire tutto quello che inconsciamente abbiamo assorbito durante il giorno.
Certo, un musicista deve essere anche in grado di riconoscere l'originalità o meno di un pezzo. Ma non riesco ad immaginare Lorenzo che si mette a copiare un successo spagnolo di soli 2 anni fa... la spagna... una nazione e una cultura simile alla nostra, comunque non distante, almeno da un punto di vista chilometrico. Non sarebbe stato troppo rischioso?
Poi c'è caso e caso, per carità. Quest'anno, la canzone della Bertè a Sanremo era indifendibile.

martedì 22 luglio 2008

Più che fonte, una fontanella d'ispirazione.


Mi sono chiesto da dove nasca la comicità.
Oltre alla propria indole, sono sicuramente istruttivi gli esempi con i quali cresciamo.
Prendi i romani. E' facile essere simpatici se cresci a pane e Sordi. Per non parlare dei toscani. E noi veneti allora? Ecco, appunto.
Toffolo docet.

lunedì 21 luglio 2008

Hulk. Un film che spacca.

Non male.
Davvero.
Sarà per la presenza di Norton, quasi una garanzia di onestà cinematografica.
Sarà perché giungeva a pochi anni dal primo Hulk del nuovo millennio.
Certo lo sfidone finale con il cattivone un pò fa scivolare tutto il tentativo di costruire un'evoluzione psicologica dei personaggi. Ma è sempre un fumetto. Giusto così.
Solo un dubbio mi solletica.
Non sono un conoscitore di Hulk e delle sue avventure. Magari sto dicendo una castroneria. Però mi chiedo.
Hulk non ha nemici, se non il colonnello dell'esercito. Giusto?
Perché non fa fuori direttamente il militare e se ne scappa a curarsi tranquillo da qualche parte?
Tanto, è tutto top secret. Tolto di mezzo l'acerrimo nemico...

venerdì 18 luglio 2008

Un pò mi vergogno...

... ma l'ultima canzone del Liga mi smuove dentro qualcosa...
oppure semplicemente esprime al meglio il coacervo che mi pervade l'animo.

"Portami dove mi devi portare.
Africa, Asia o nel primo locale.
Fammi vedere che cosa vuol dire partire davvero.

Portami dove non posso arrivare
dove si smette qualsiasi pudore
fammi sentire che cosa vuol dire viaggiare leggeri."

martedì 15 luglio 2008

Quale dei due è l'attore?


Alla vostra sinistra Chewbacca. Alla vostra destra l'attore che lo impersonò.
A volte, la realtà supera la finzione.
Beh, non tanto a volte.

mercoledì 9 luglio 2008

Nuova campagna 3- parte seconda.

Continuiamo a distruggere la campagna 3. Un altro splendido soggetto.
Littizzetto says:
"Certe cose le devi affrontare di persona.
(Svegliare il senso di responsabilità in una società in cui si tende a perdonare tutto o a scaricare le colpe del singolo? Giusto.)
Non puoi fare sempre finta di niente, dai. Ci sono delle volte in cui devi prendere in mano la tua vita e scrivere tu il finale.
(Come si dice: le chiacchiere stanno a zero. Un invito all'azione. Quasi un'invettiva contro i famosi bamboccioni.)
Non puoi lasciare la persona che ami con un sms.
(Mi sembra un esempio adeguato per far capire cosa s'intende. Se non hai il coraggio di lasciare la tua ragazza di persona, chissà cosa non avrai coraggio di fare in mille altre occasioni)
Prova con tutto il telefono.
(.................. di nuovo? Ma allora la caduta di stile è proprio una scelta di stile)

sabato 5 luglio 2008

Nuova campagna 3. Voto 3.

Non mi sono mai permesso di giudicare una campagna pubblicitaria. Facendo parte della selva oscura che produce spot orribili (ma i motivi della loro bruttezza vanno ricercati altrove), conosco le difficoltà, le paranoie, le discussioni, i test che si celano dietro quei 30". Tutte complicazioni che poi rovinano la spesso semplice idea di partenza. Ma per quanto riguarda l'ultima campagna 3 voglio dissentire dal mio silenzio.
Ricordate?
Belle immagini,in qualche modo evocative,dove la Littizzetto invita alla riflessione.
Ma la domanda è: questa riflessione avviene per davvero?
Ecco le parole della povera Littizzetto:
"A volte mi chiedo se tutta questa tecnologia non sia troppa.
(Punto d'ingresso interessante)
Si può ricordare qualcosa senza per forza fare una foto?
(Mi inviti a riflettere su questa tema. E ti do ragione. C'è un che di poetico nell'atmosfera)
Si può visitare un posto incredibile ma non su internet?
(il dibattito continua. Sembra un dialogo fra un uomo occidentale e un guru orientale. Fra un manager e Celentano. Sembra esserci un invito ad uscire dalla rete. A guardare il mondo con i propri occhi e a viverlo direttamente.)
Si può guardare il mondo dall'alto, ma non in uno schermo?
(Sì. Sì può. Luciana hai ragione. Sì, dobbiamo cambiare le nostre abitudini. Così non va. Sì!)
Si può, ma se non lo paghi perché non approfittarne?
(...................... mi hai portato fin qui per comunicarmi la più becera delle promozioni?)