venerdì 30 gennaio 2009

Ciak...


Per strane configurazioni astrali, nel cunicolo nel quale vivo e vivrò per il prossimo mese, in attesa che interminabili e fantasmi lavori edilizi finiscano di impolverare quella che un tempo era una "casa", non si prende altro canale televisivo che Rai Uno (volutamente ho scritto una frase lunghissima per non farvi capire nulla). Per carità, io non sono uno che critica a priori la tv statale, non sono uno di quelli che inneggia la tv satellitare, non sono neanche un tv-dipendente, però provate a pensare ad un mondo catodico fatto solo di Rai uno.
Per fortuna trascorro circa 12-13 ore al giorno fuori casa. E quando ci rimetto piede vorrei chiedere solo una trasmissione senza dolori e senza pensieri che accompagni il mio sonno a letto. Invece, mi ritrovo in prima serata "Dimmi la verità" dove alcune "presunte" coppie famose parlano del loro rapporto e dei loro segreti, "Ballando con le stelle" dove devo seguire le lezioni di danza del nostro Principe erede al trono. Ma il vero cult è "Ciak... si canta", l'ennesima trasmissione sulle hit anni '70-'80 dove non si giudicano le canzoni, ma i loro videoclip appositamente girati per l'occasione. Nulla contro Eleonora Daniele, la conduttrice cugina di quel ciccione di Teo, ma sulla qualità media della tv generalista...

Ps: ma che fine ha fatto il povero Lamberto Sposini? Me lo ricordavo come giornalista di spessore... ora me lo ritrovo nella giuria di qualità, ripeto di qualità, di Ballando con le stelle e Ciak si canta. Mah.

lunedì 26 gennaio 2009

Torniamo a fare pubblicità. Parte seconda.


Ecco un altro soggetto che campeggia nelle metropolitane milanesi, promuovendo la Finlandia, dove il divertimento verbale prevale sul "concetto" pubblicitario. Niente trucchi, niente inganni. Solo un sorriso strappato o un "che cazzata" che però vale più di tante oscure od urlate campagne.

martedì 20 gennaio 2009

C'era una casa.


C'è una canzone che mia madre mi cantava spesso da piccolo. E' uno di quei ricordi che porterò sempre dentro e che probabilmente passerò a quel figlio che prima o poi arriverà. La canzone fa così:
"Era una casa molto carina
senza soffitto, senza cucina;
non si poteva entrarci dentro
perché non c'era il pavimento.
Non si poteva andare a letto
in quella casa non c'era il tetto;
non si poteva far la pipì
perché non c'era vasino lì.
Ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero;
ma era bella, bella davvero
in Via dei Matti numero zero."


Visto le condizioni di casa mia, mai canzone fu più azzeccata.

lunedì 19 gennaio 2009

Valzer con l'ignoranza.


Sabato ho visto un grande film d'animazione come Valzer con Bashir. Realizzato benissimo, porta alla ribalta un momento dimenticato da noi occidentali della martoriata storia palestinese-libanese-israeliana. Tramite il fumetto, lo fa senza sferrare pugni nello stomaco, ma spingendo di più verso l'analisi e perdendo l'inevitabile reazione emotiva che un film normale avrebbe comportato. La reazione non sarà il pianto, ma la voglia di saperne di più. Che forse è più costruttiva di tutto. Anche se saperne di più è molto difficile. Spinto dalla curiosità, mi sono subito documentato su internet. Mamma mia quanto è complicata la storia di quel piccolo mondo, quante fazioni, quante diversità, quanti distacchi, quanto caos in quelle regioni. Causa-effetto di tutto. Omicidi di omicidi. Quanti avvenimenti che non conosciamo. Non credo che arriveremo mai a capirne il senso.
Il film in particolare lascia ombre oscure sui cristiani libanesi e sugli israeliani. Gli innocenti sono i palestinesi. Con la piena ragione.
Ma è e sarà difficile dare una verità storica. Perché o prima o dopo la colpa colpisce tutti.

ps: Ah, nel week end ho anche visto The millionare. Gran bella idea, gran bella regia. E lacrimuccia finale inevitabile. E' il primo film che mantiene le grandi aspettative.
E poi mi piace un casino il nome del protagonista: Jamal. Suona benissimo.

venerdì 16 gennaio 2009

Pop-eye.


Domani Braccio di ferro compierà ottant'anni.
Ma è possibile che sia ancora vivo?
Mamma mia che fastidioso.
La cosa più sconcertante è sapere che i miei nipotini ancora lo guardano in tv.

BOICOTTIAMO QUEL VECCHIO SENZA DENTIERA.

giovedì 15 gennaio 2009

Visioni sparse.


Faccio una summa di pensieri sparsi, più o meno importanti, che ho raccolto in questi giorni.
1) Non è soltanto un luogo comune o una canzone di Elio. Due sere fa mi sono trovato in coda al Mac Donald's. La guardia, cercando di fare bella figura con la cassiera, raccontava di come suo cugino fosse solito farsi tatuare i nomi dei paesi che visitava. Il più bello era quello con scritto "Dubbai" (con due b come dice lui). Ma allora la pratica farlocca di parlare del cugino esiste davvero. Ma perché proprio il cugino? Non poteva essere lo zio, il fratello che vive a New York o l'amico? Mah.

2)Cari amici romanisti, non illudetevi di Baptista. La doppietta di ieri sera non basterà a convincerci. Ne deve fare di giocate per meritarsi la mia fiducia.

3)Devo andare tantissimo al cinema. Mai come questo mese c'è una concentrazione di film che voglio e devo vedere. Diamo un ordine di preferenze:
Operazione Valchiria. (Sì, potrebbe essere un pacco, ma non posso perdere il film che ricostruisce l'attentato ad Hitler.)
Milk.(Da vedere. Come tutti i film storici che narrano le gesta di un uomo politico che poi viene ucciso alla fine.)
Frost-Nixon. Il duello. (Vedi sopra. Anche se Nixon non viene ucciso.)
Il curioso caso di Benjamin Button (Brad Pitt di solito non delude e questa storia di un uomo che nasce vecchio e ringiovanisce... mi garba assai)
The millionaire. (Nessuno ne parla male. Vorrà dire qualcosa...)

Rinunciabili sono Yesman, The spirit e Valzer con Bashir. Anche se con rammarico.

4)Quest'estate voglio fare un bel viaggio itinerante in America. Vediamo se riesco ad organizzarlo.

martedì 13 gennaio 2009

A voce bassa.


Mi chiedo, ma è la vita che gira così sempre uguale o c'è un canovaccio da seguire?
Mi chiedo, ma dare al lavoro lo spazio che merita, dà del merito alla vita?
Mi chiedo, ma è normale ritrovarsi a cena e non trovare una parola da dire ad altrui voce?
Mi chiedo, ma è ovvio specchiarsi negli altri e non rivedersi neanche in un angolo remoto?
Mi chiedo, ma è così assodato ritrovarsi trentenni e cercarsi negli anfratti di un happy hour?
Mi chiedo, ma è fotogenico fare sempre facce buffe davanti alla macchina digitale anche se la serata è noiosa?
Mi chiedo, ma perdere tempo lascia poi la possibilità di ritrovarlo?
Mi chiedo, ma avere una direzione significa perdere le altre destinazioni?
Mi chiedo, ma è così vero che perdersi aiuta a ritrovarsi?
Mi chiedo, ma mettere avanti sempre tutto non ti limita la visuale?
Mi chiedo, ma non farsi domande offre comunque qualche risposta?


Mi chiedo.
Perché io proprio non l'ho capito.

giovedì 8 gennaio 2009

Torniamo a fare pubblicità.


Diciamolo.
I pubblicitari si prendono troppo sul serio.
L'attenzione della gente è pari a zero.
O la colpisci con l'inedito, oppure ogni visione sarà sempre e solo una presa visione. Memorabile come le ultime righe che leggi la sera prima di addormentarti.

Torniamo a fare la pubblicità come si deve.
Se non riesci ad avere la Grande idea, meglio una brutta che una giusta.

mercoledì 7 gennaio 2009

Pagine su pagine.


Il virus intestinale di fine anno mi ha permesso almeno di sfogliare qualche pagina in più del solito. Con soddisfazioni più o meno varie.
Prima di tutto, ho finito "Febbre a 90°" e con enorme dispiacere devo dire che non mi è piaciuto per niente. In ritardo sulla lettura, forse abbagliato dal commento positivo di molte persone (tifosi come me), l'ho trovato noioso. Sarà forse il campionato inglese, sarà forse il riferimento ad anni passati, sarà... ma oltre a qualche descrizione del tifoso medio nel quale mi ritrovo, non ho trovato granché...
Poi mi sono concentrato su "L'igiene dell'assassino" della Nothomb. Molto bello ed accattivante all'inizio, finisce per perdersi in eccessi di lirismo. Ma la brevità del testo riesce a salvare l'opera. Ottimo come lettura intermedia, di passaggio.
Ho infine concluso le vacanze con "Le fiabe di Beda il bardo" del magico mondo potteriano (come potevo non leggere un libro che mi viene presentato come un lavoro di traduzione dalle rune di Hermione stessa? Grazioso, potrebbero essere veramente delle fiabe da raccontare al proprio figlio) e "Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste" di Lucarelli (meno bello degli altri libri-inchiesta, troppo dispersivo, ma la storia della banda della Magliana è affascinante... peccato sia tutto vero...)

Ma basta perdersi in chiacchiere. E' arrivato il momento di eleggere il libro del mio 2008. Dopo la schiacciante vittoria nel mio 2007 di "La trilogia della città di K.", quest'anno trionfa "Lunar park". In qualche modo la visione "distorta" della realtà accomuna i due vincitori.

lunedì 5 gennaio 2009

Che bella la mia città.


Sarà perché la vedo sempre attraverso gli occhi del riposo.
In giornate in cui anche lei riposa.
Sarà perché è attrice di nuove storie e cambia in ogni angolo.
Sarà perché è importante, ma non lo fa sentire.
Non si espone. Non si dichiara.
Si lascia vivere, senza darti nulla di più di quel che aspetti.

Sì, non me ne ero accorto.
Avevo bisogno di vivere 7 anni in una Milano più grande, più protagonista.
Per capire quanto ci sia di mio, nella mia città.

domenica 4 gennaio 2009

L'impero del nulla.


Chiedo scusa.
A chi mi sta vicino.
A chi è lontano.
A chi lo sarà.
Ho chiuso il cuore in una bacheca sigillata.
Ho interrotto le comunicazioni.
Ho smesso di ridere.
Ho la voce strozzata.
Ho nascosto le parole in una saccoccia.
Non conosco il senso di tutto questo.
È una doccia fredda che mi immobilizza ogni giorno.
Che mi respinge e respinge.
Che evita.
Che lievita dentro.
Si mostra la sera, nascosto nel silenzio.
E' l'impero del nulla.
Che avanza con le sue armate invisibili.
Scalcitante, alle porte.
Non una sola ferita riesce a scagliare.
Non un solo bottino fra le sue mani.
Eppure, torna in patria trionfante.
Perché di altre battaglie è fatta la sua vittoria.