mercoledì 23 marzo 2011

martedì 22 marzo 2011

Vengo dal nord est.

Alle soglie della proclamazione di Vittorio Emanuele 2°,
l'Italia-non-ancora-Italia gioiva lo stesso.
E protestava a suo modo contro i dominatori.
I commercianti di Padova e Venezia non aprirono bottega.
Le bandiere con lo stemma dei Savoia sventolarono in più città.
Ma il gesto più simbolico fu un altro.

Per evitare qualsiasi festeggiamento,
gli Asburgo mandarono un reggimento a Udine.
E furono molto chiari sulla loro intransigenza.
Gli udinesi reagirono in un modo insolito,
ma significativo dell'animo del nord est.
Alle 16 del pomeriggio del 14 marzo 1861 tutto si fermò.
Lasciando la città in un silenzio assordante.
Un flash mob avveniristico che promosse lo spirito italiano.

Sicuramente, una dimostrazione di forza più lacerante di tanti proiettili.

lunedì 21 marzo 2011

Back.


Avere 2 fratelli più grandi di quasi dieci anni serve ad affacciarsi prima al mondo della musica.
Quando i miei compagni delle elementari cantavano i puffi,
io mi sorbivo Prince, i Talk Talk, gli Eagles e i Dire Straits.
Dovevo reagire con qualcosa di mio.
E sono diventato un duraniano.
Ricordo ancora l'emozione del mio primissimo 45 giri: "the reflex".
Li ho seguiti durante tutta l'infanzia fino alle porte dell'adolescenza.
Poi sono subentrati altri amori, ma il filo invisibile mi ha sempre legato a loro.
Sono imprinting che non ti mollano più.

Sentire il loro nuovo singolo con le sonorità di un tempo è un vero piacere.

Ps: tra l'altro mio fratello Massimiliano è sempre stato uguale a Simon Le Bon.

Ps2: penso di essere stato uno dei pochi ad aver visto "Sposerò Simon Le Bon".

martedì 15 marzo 2011

Dose di cinema.

Negli ultimi due giorni ho cercato di recuperare un po' di film interessanti.
Esiti alquanto deludenti.

Adele e l'enigma del faraone.
Da Besson mi aspetto di più.
Buona regia, buoni effetti, personaggi interessanti.
Peccato che manchi la storia (come in molti film tratti dai fumetti).

Buried.
Promettere una sola unità di tempo e luogo è motivo di grande curiosità. Qui abbiamo 90 minuti con un uomo chiuso in un bara. Wow!
Peccato che l'interesse cali inevitabilmente con il passare dei minuti.
Forse il grande schermo mi avrebbe trasmesso più enfasi rispetto ad un 37 pollici. Da bocciare il finale al limite del ridicolo (dovrebbe essere drammatico).

The social network.
Oh, finalmente.
Ritmo e storia che ti conducono alla fine con una grandissima voglia di vedere su youtube qualche filmato su Mark Zuckerberg.

Il grinta.
Il peggior film dei fratelli Coen. Senza Jeff Bridges sarebbe quasi inutile.

lunedì 14 marzo 2011

Tristezza laziale.

Dopo la sconfitta del derby, Lotito ha incaricato il proprio legale di accertare in che modo Muslera sia stato disturbato dal laser in occasione dei gol. La Lazio punta alla ripetizione della partita.

L'azione legale già si commenta da sola.
Poveretti.


giovedì 10 marzo 2011

Non mi piace...

... essere chiamato per cognome.
Non che Peghin sia brutto.
Neppure bello, per carità.
Però identifica quasi subito le mie origini.
Per il resto, la formalità è dietro l'angolo.
Pronunciarlo, crea immediatamente un distacco.
Una distanza.
Un muro che mi fa sentire straniero.
Un filtro che non lascia passare le amicizie.
Capisco fossi a scuola.
Fossi in caserma.
O davanti a S.Pietro...

martedì 8 marzo 2011

L'amore.

Le cortesie raccontate.
Le molteplici attese.
I pensieri espressi su un foglio scritto da un bacio.

Mi manca battagliare per l'effige venerea.

giovedì 3 marzo 2011

Il termine ultimo.

Siamo troiette con una nuda voglia di gozzovigliare.
Posticipiamo i nostri piani come fossero aperitivi.
Ci misuriamo dai pettorali.
Ci confrontiamo dalle scarpe.
Ci alleggeriamo con un joypad.
Svuotiamo bancomat come i cocktail.
Riempiamo i polmoni di fumo e di sensi di colpa.
Costruiamo metafore visive vuote nelle nostre vite.
Seguiamo guru che non sanno dare nessuna spiegazione.
Sacrifichiamo le relazioni al vacuo egoismo.
E ci ritroviamo a 35 anni con un fumetto in mano da sfogliare.
Come andrà finire la storia?

Ci sentiamo giovani senza data di scadenza.
Ma il sole scalda meno dopo mezzogiorno.

Il nuovo oggetto del desiderio.

Non sono uno smanettone.
Non sono un amante della tecnologia.
Non sono internet-dipendente.

Però l'iPad mi piace veramente un casino.
E' un piacere puramente visivo, quasi tattile.
Come se i suoi componenti emanassero feromoni inebrianti.
Un accoppiamento a colpi di app che partorirà solo un desiderio.
Sì perché, conoscendomi, lo userei pochissimo.
D'altra parte, a questo serve il conto in banca rosso di vergogna.
A bloccare l'istinto.