martedì 22 marzo 2011

Vengo dal nord est.

Alle soglie della proclamazione di Vittorio Emanuele 2°,
l'Italia-non-ancora-Italia gioiva lo stesso.
E protestava a suo modo contro i dominatori.
I commercianti di Padova e Venezia non aprirono bottega.
Le bandiere con lo stemma dei Savoia sventolarono in più città.
Ma il gesto più simbolico fu un altro.

Per evitare qualsiasi festeggiamento,
gli Asburgo mandarono un reggimento a Udine.
E furono molto chiari sulla loro intransigenza.
Gli udinesi reagirono in un modo insolito,
ma significativo dell'animo del nord est.
Alle 16 del pomeriggio del 14 marzo 1861 tutto si fermò.
Lasciando la città in un silenzio assordante.
Un flash mob avveniristico che promosse lo spirito italiano.

Sicuramente, una dimostrazione di forza più lacerante di tanti proiettili.

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