sabato 28 agosto 2010

Il tempo.

Esiste un arco temporale che ognuno ha e che focalizza, credo, come emblema della sua giovinezza.
Il mio sono gli anni dal '94 al '97.
Corrisponde ai miei 18-21 anni e in quel periodo colloco molti dei miei ricordi più vivi.
Gli anni del Liceo, il gruppetto musicale, la libertà dei sogni, le partite infinite di calcetto, i primi concerti, l'estate che durava 3 mesi e non 21 giorni di ferie.
E' talmente vivo da essere presente nella memoria come se si fosse concluso ieri.
E' ieri.
Eppure se vado a riscoprire i vestiti che indossavo, i personaggi di allora, le trasmissioni, capisco che c'è quasi una generazione in mezzo.
Voglio dire. Il cd "Lorenzo '94" mi sembra di averlo ancora in cuffia.
Invece lo ascoltavo 16 anni fa.
Volati dentro l'Università, il Master e il lavoro. Una lunga catena ininterrotta che forse non mi ha permesso di fermarmi a capire meglio che fare. Senza pause.
E che mi ha portato all'oggi.
Più che mai dominato da domande, con il ricordo di una giovinezza che sento ancora vicina, ma che ha voltato l'angolo da un bel po'.
Purtroppo o per fortuna, il pensiero prende strade diverse dalla realtà.
Così oggi sono qui con 34 anni in mano che cominciano ad avere un peso.
Mentre mi specchio in un ricordo che invecchia e diventa grande.
Come me.
E più di me.





mercoledì 25 agosto 2010

I francesi.

Parcheggiano malissimo.
Fanno jogging ad ogni ora del giorno.
Non rinunciano alla baguette.
Fanno figlie molto belle ( non per essere razzista, ma anche le cassiere del supermarket hanno un loro perché).
Usanno gli occhiali da sole a specchio.
Fanno finta di non capire il tuo inglese.
Quando capiscono che parli inglese, ti rispondono comunque in francese.
Per ogni precedenza che dai, l'automobilista o il pedone ti ringraziano con la mano.
Impazziscono per le cozze.
E le abbinano non so perché alle patatine fritte.
Amano la nutella.
Fanno mangiare ai loro figli il "super mascotte": un mega krapfen ripieno di nutella con chili di zucchero a velo sopra. La cosa strana è che lo trovi solo in spiaggia, sotto il sole cocente.
Sono cortesi, almeno nei luoghi di villeggiatura.
Hanno una lingua che anche se ti dicono "stronzo", sembra che te lo dicano con affetto.
Non sanno tagliare gli affettati.
Impazziscono per i lapins cretins (in Italia sono i raving rabbids).
Hanno un ottima cultura per i fumetti.
Fanno una pizza non male, ma la rovinano con l'olio all'aglio.
Hanno pochi semafori.
Ti fanno pagare abbastanza l'autostrada.
Ma ti offrono toilettes pubbliche pulite in ogni città.
I loro canali nazionali televisivi hanno bellissimi stacchi pubblicitari.
Non amano tantissimo il lettino, preferiscono l'ombrellone.
Fanno le vacanze in Francia per valorizzare il proprio paese.
Ti fanno pagare l'acqua minerale come una coca.
Sanno impreziosirsi.
Non scrivono "panettiere" sull'insegna, ma "la maison de pain".
E i piatti speciali del giorno nei ristoranti sono chiamati "Suggestion".
Vanno matti per il gioco delle bocce.

(scusate gli stereotipi, ma sono il frutto di dieci giorni a spasso in Costa Azzurra).

sabato 7 agosto 2010

bye bye.

Mare.
(jesolo)
Poi, mare.
(costa azzurra)
Infine, lago.
(garda)

Sarà un'estate bagnata dall'acqua salata di emozioni?

martedì 3 agosto 2010

Emozione.

E' parlare con Martin Kesici.
Ovvero, quello che succederà domani per lavoro alle 10 circa del mattino.

Wow.