mercoledì 7 gennaio 2009
Pagine su pagine.
Il virus intestinale di fine anno mi ha permesso almeno di sfogliare qualche pagina in più del solito. Con soddisfazioni più o meno varie.
Prima di tutto, ho finito "Febbre a 90°" e con enorme dispiacere devo dire che non mi è piaciuto per niente. In ritardo sulla lettura, forse abbagliato dal commento positivo di molte persone (tifosi come me), l'ho trovato noioso. Sarà forse il campionato inglese, sarà forse il riferimento ad anni passati, sarà... ma oltre a qualche descrizione del tifoso medio nel quale mi ritrovo, non ho trovato granché...
Poi mi sono concentrato su "L'igiene dell'assassino" della Nothomb. Molto bello ed accattivante all'inizio, finisce per perdersi in eccessi di lirismo. Ma la brevità del testo riesce a salvare l'opera. Ottimo come lettura intermedia, di passaggio.
Ho infine concluso le vacanze con "Le fiabe di Beda il bardo" del magico mondo potteriano (come potevo non leggere un libro che mi viene presentato come un lavoro di traduzione dalle rune di Hermione stessa? Grazioso, potrebbero essere veramente delle fiabe da raccontare al proprio figlio) e "Storie di bande criminali, di mafie e di persone oneste" di Lucarelli (meno bello degli altri libri-inchiesta, troppo dispersivo, ma la storia della banda della Magliana è affascinante... peccato sia tutto vero...)
Ma basta perdersi in chiacchiere. E' arrivato il momento di eleggere il libro del mio 2008. Dopo la schiacciante vittoria nel mio 2007 di "La trilogia della città di K.", quest'anno trionfa "Lunar park". In qualche modo la visione "distorta" della realtà accomuna i due vincitori.
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