Si è fermato il cuore.
Il fegato.
I polmoni.
Il sangue raggelato si addensa lento dal timore di smuovere troppa vita.
Sento che c'è qualcosa di bloccato dentro me.
E' come se parte del mio pensiero si fosse geneticamente trasformato in un organo del mio corpo.
E che debba convivere con lui. Dove lo collochiamo?
Dietro i polmoni, fra i reni, ad un passo dal diaframma. Non saprei neanch'io dirvi dove.
Ma c'è esiste. Il suo compito? Lasciapassare o meno la serenità.
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