lunedì 2 marzo 2009

Il fantastico mondo del cinema.


Week-end di cinema. Con scoperte, attese e grandi delusioni.
Partiamo dal cinema vero, non fosse per altro perché seduto al suo interno. Sabato sera ho visto "Il curioso caso di Benjamin Button". Curioso. Realizzato da Dio. Fantastico Brad Pitt vecchietto che si muove per strada con le stampelle. Storia toccante, qualche lacrimuccia mi è scesa (come troppo spesso mi succede ultimamente per ogni piccola cosa). Però alla fine ho provato la sensazione che qualcosa mancasse. Forse l'assurdità della storia non mi ha toccato fino in fondo. Forse l'impressione di vedere un modo di narrare già intravisto in film come Big Fish o anche Forrest Gump.

Ma il week-end è lungo, se non hai nulla da fare.
Volendo impiegare al massimo il mio tempo, mi sono concesso anche 3 film in dvd.
"Il falsario". Peccato. Raccontare la storia di come i nazisti utilizzassero gli ebrei per falsificare le sterline e i dollari poteva aprire a riflessioni più intense in merito. Ma tutto scorre come una semplice narrazione. Senza valore.
"Elephant" di Gus Van Sant. Penoso. In tutti i sensi. Dura 75 minuti, di cui almeno 15 sono fatti di una camera a mano che segue gli studenti mentre camminano nel corridoio. Pochissimi dialoghi. Per lo più inutili. Nessun commento "morale". Nessuno sviluppo. Nessuna tensione. Solo un esercizio stilistico. E stiamo parlando di un film che descrive la strage compiuta da due studenti al liceo di Columbine negli Usa. E' sicuramente una scelta registica. Ma se decidi di raccontare così il vuoto esistenziale, l'unica cosa che ottieni è di essere appunto vuoto.
"Non è un paese per vecchi." Senza parole. Bellissimo. Con un Javier Bardem meraviglioso. Come potrebbe non piacere il cattivone che uccide senza limite e a volte senza senso? Tempi giusti, attori giusti, scenari giusti. Veramente un film degno dei fratelli Coen.

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