Chi ha visto recentemente la Muti, sarà rimasto in stato interessante.
Nel senso di incuriosito: era realmente lei o era una nuova simil starlette (o star-letto?).
Purtroppo è lei.
Io che la ricordavo così bella nei film di Celentano, me la sono ritrovata statua di cera.
Ma cosa ha fatto? Anzi, cosa si è fatta? Semplice, rifatta.
Al punto da lasciar vedere il trucco e quindi anche l'inganno.
Come se io domani andassi in giro per Milano con una fluente coda di capelli.
Mi chiedo a cosa serve rifarsi, se tutti lo notano.
Nella perdita del proprio pudore si perde anche l'accettazione di sè.
Oltre al rispetto del pubblico per il quale hai scelto di andare sotto le grinfie di un chirurgo con le pupille marchiate dall'euro.
Il gioco vale la candela?
Non per le statua di cera.
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