domenica 27 dicembre 2009

Elementare che mi piaccia.

Sì, parto prevenuto.
Ma torno sincero, almeno ci provo.
Un film su S.Holmes per definizione (mia) è bello. Se poi lo gira Guy...
Una delle mie preoccupazioni era che il lato deduttivo fosse stato sacrificato per dare più azione alla storia, secondo un dettame moderno. In realtà il mix è riuscito. La deduzione, oltre a risolvere il mistero, coordina e progetta proprio l'azione. La primissima scena (alla quale io e Teo abbiamo reagito come i miei nipotini all'apertura del regalo di Natale con dentro la playstation) è figlia di questa miscela.

Inoltre, se andiamo a rileggerci le descrizioni di Sir C.Doyle, Sherlock è forte nel pugilato e Watson è un campione nel rugby. Quindi, i cazzotti con i cattivoni ci stanno.

Guy ci mette del suo nella cupa Londra. Chi ricorda The Snatch e Lock&Stock ritroverà alcuni flashback ricostruttivi che gli appartengono. Certo, mancano le sue storie incrociate e aggrovigliate. Ma qui l'intreccio è figlio del personaggio.

C'era solo una cosa che mi dispiaceva. La mancata presenza di Moriarty.
Ma se ho usato l'imperfetto, un motivo ci sarà... (e se ho usato il futuro, un altro motivo ci sarà)

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