domenica 27 dicembre 2009

Elementare che mi piaccia.

Sì, parto prevenuto.
Ma torno sincero, almeno ci provo.
Un film su S.Holmes per definizione (mia) è bello. Se poi lo gira Guy...
Una delle mie preoccupazioni era che il lato deduttivo fosse stato sacrificato per dare più azione alla storia, secondo un dettame moderno. In realtà il mix è riuscito. La deduzione, oltre a risolvere il mistero, coordina e progetta proprio l'azione. La primissima scena (alla quale io e Teo abbiamo reagito come i miei nipotini all'apertura del regalo di Natale con dentro la playstation) è figlia di questa miscela.

Inoltre, se andiamo a rileggerci le descrizioni di Sir C.Doyle, Sherlock è forte nel pugilato e Watson è un campione nel rugby. Quindi, i cazzotti con i cattivoni ci stanno.

Guy ci mette del suo nella cupa Londra. Chi ricorda The Snatch e Lock&Stock ritroverà alcuni flashback ricostruttivi che gli appartengono. Certo, mancano le sue storie incrociate e aggrovigliate. Ma qui l'intreccio è figlio del personaggio.

C'era solo una cosa che mi dispiaceva. La mancata presenza di Moriarty.
Ma se ho usato l'imperfetto, un motivo ci sarà... (e se ho usato il futuro, un altro motivo ci sarà)

venerdì 25 dicembre 2009

Feliz Navidad.

Come ogni anno, l'attimo è passato.
Perché alla fine, uno fa preparativi per un mese. Ma poi la cerimonia natalizia dura poche ore. Quasi fosse un matrimonio. Con la fortuna o sfortuna di verificarsi ogni anno.
Un pò come la mia nipotina che oggi mi ha detto che sono troppo intelligente a non essermi ancora sposato. Per poi ripensarci un secondo dopo, dicendo che sono stupido.
La carica dell'attesa si snerva con un lampo che inizia dal primo rintocco lontano di campana all'ultima fetta di pandoro che tagli. E come se avessi corso chissà dove e chissà per quanto, ti lascia senza fiato su un divano. A cercare qualcosa in tv.

lunedì 14 dicembre 2009

Mussolini si faceva le veline.

Alla domanda "le veline?" l'immaginario collettivo non fa altro che pensare a belle ragazze danzanti. (V. sopra la velina più bella di sempre, per me).
Ma le veline originariamente erano note di servizio inviate ai capi redattori dal Ministero della Cultura popolare per uniformare la notizia durante il ventennio.
Al riguardo, ho appena finito di leggere un piccolo libricino che rende bene l'idea dei contenuti di questi messaggi. Alcuni possono apparire chiari per il culto personale di Mussolini:
"Notare come il Duce non fosse affatto stanco dopo 4 ore di trebbiatura" 4.7.1938
"Non fare assolutamente cenno, nella cronaca odierna, del balletto cui ha partecipato il Duce a Belluno" 24.9.1938

Altre veline hanno più un tono sociale a fine propagandistico:
"Si conferma la disposizione di non pubblicare fotografie di militari in ginocchio durante la Messa." 6.8.1940
"Non occuparsi in alcun modo delle code." 12.11.1940

Ma due le trovo irresistibili.
Una perché assolutamente oscura, l'altra perché emana ironia alleniana.
Partiamo dalla prima:
"Il Messaggero del 20 corrente ha pubblicato un'inserzione che suona così: "Professore ventinovenne distintissimo, occhi bellissimi, sentimentale, sposerebbe dotata carina anche provinciale, disposta aiutarlo consolidargli posizione." Le espressioni occhi bellissimi sono eccessive e bisogna evitarle." 23.6.1943
Ma perché? Qui veramente non trovo ragioni propagandistiche, romaniche, imperiali, etc.

L'ultima invece è geniale nella sua gelida forma:
"Il testo del discorso può essere pubblicato in neretto (...). Il discorso del Duce può essere commentato. (Il commento ve lo mandiamo noi.)" 23.9.1939

Altro che Ezio Greggio...

Il grande (?) Zohan.


Noi ex giovincelli padovani abbiamo il gusto per il movie stupido, dove la stupidità è fine a se stessa. Non scorderò mai quella sera d'estate a guardare tutti insieme in mansarda "the war in space". Un film dove la fantascienza fa rima con l'inefficienza degli effetti speciali.
(L'ho anche cercato, ma è introvabile brutto com'è)
Per questo quando Teo mi ha consigliato di vedere "Zohan", un pensierino l'ho fatto. Però Teo è Teo. Lui ride a crepapelle con i cinepanettoni. Per cui non è troppo attendibile. Ma quando anche Muzio me ne ha parlato... beh, 2 consigli diventano una certezza.
Purtroppo sono rimasto deluso.
Gli ingredienti ci sono tutti. Cazzate di continuo, ma alla fine non mi porto a casa nulla. Pochissime risate. Qual è la verità? A me Adam Sandler non fa ridere.
Se questo film, fosse stato con Ben Stiller... diventava il mio nuovo "Zoolander".


ps: questo video mostra una piccola gag che feci con Teo anni fa nel mitico video dei Cessdors.

domenica 13 dicembre 2009

Il valore aggiunto (2).


Effettivamente, se ti trovi a bere un caffè con S. Pietro, cos'altro puoi chiedergli per intavolare un discorso? Se mangia, se dorme, se va in bagno e se guarda film.
A me questa campagna piace proprio.

venerdì 11 dicembre 2009

Il valore aggiunto.


La versione lunga del nuovo spot Nespresso ha proprio dei tempi perfetti.
Certo, sono quasi 2 minuti...

giovedì 10 dicembre 2009

Din, Don. Comunicazione di servizio.

A Natale ci si scambia i regali.
Almeno in famiglia.
Non vedo perché solamente i miei nipotini possano usufruire di questo principio.
Fratelli, cognate e genitori siete quindi avvisati.
Almeno da parte mia, avrete dei pensierini.
Ma li avrete.

mercoledì 9 dicembre 2009

Quarto grado.



Da anni si discute sulla lentezza della giustizia italiana.
3 sono i gradi di giudizio: il primo, il secondo e la cassazione.
Qualcuno li ritiene eccessivi.
In realtà, basterebbe togliere una norma per alleggerire il sistema.
Se non sbaglio (e può essere, visto che non sono un avvocato), la condanna ricevuta nei primi due gradi non può aumentare in cassazione. Se ho preso 13 anni, 13 anni restano. Se mi va bene, diminuiscono. Ovvero, non hai nulla da perdere.

Però se la mia pena potesse anche aumentare, magari ci penso 2 volte...

giovedì 3 dicembre 2009

La corte ai conti.


A Novembre ho analizzato con rigore le mie uscite mensili. Questo per rendermi chiaramente conto di quanto spendo in un mese senza eccessi particolari.
Ecco i risultati:
Spesa&pranzi > 161€
Shopping > 38€
Auto&Moto > 91€
Gozzoviglie > 175€
Edicola > 26€
Cellulare > 45€
Casa > 96€
Imprevisti > 158€

Tot.: 790€.

Credevo che le mie spese novembrine fossero molto più basse, non essendomi concesso molto. Oltre ai viveri, 2 pizze oneste a settimana e la colazione al bar nel weekend. Alla fine sono 26 euro al giorno. Una cifra bassa se pensate che comprende tutto tutto, ma evidentemente non ancora cheap. Certo non tutti i mesi avrò la caldaia che non funziona. Certo qualche taglio si può effettuare, ma poca cosa. E poi, per cosa? Non sarà un fumetto o una pizza in meno a svoltarmi il mese.
Il problema è un altro. L'indiscutibile constatazione delle spese si scontra contro la percezione leggera che abbiamo delle stesse.
Purtroppo risparmiare, non sempre vuol dire riuscirci.


ps: questo post da "ragioniere" mi ricorda quando passavo le ore da piccolo a fare calcoli fittizi. Mi ricorda l'amore irrazionale che provo per le calcolatrici con il blocchetto di carta. E mi ricorda che forse non dovevo fare il pubblicitario.

Ognuno ha il suo feticismo.


Mi fa sesso il naso di una delle cantanti delle Yavanna.

martedì 1 dicembre 2009

Psicofollia femminile.


Può capitare di accompagnare la propria ragazza ad una svendita di intimo.
Quello che non dovrebbe succedere sono la mezzoretta di coda per entrare e le "non ricordo più quante" ore di attesa per pagare.
Tutto sommato è stata l'occasione per un'attenta analisi della perdita di senno femminile di fronte all'80% di sconto.
Trovi di tutto in queste situazioni.
Quelle che nel dubbio prendono anche quell'articolo.
Quelle che è tutto bello qui.
Quelle che sono incerte fino all'ultimo e continuano a prendere-lasciare-prendere-lasciare-prendere-lasciare la stessa mutanda di pizzo blu.
Quelle che raccolgono di tutto a casaccio per fare prima.
Quelle che prendono soltanto un capo, ma ne valeva la pena.
Quelle che non prenderebbero nulla, ma vista la coda fatta non si può tornare a mani vuote.
Quelle che accusano la donna incinta di aver tagliato la coda.
Quelle che cercano il tuo sguardo per polemizzare sulla mancanza di un'altra cassa.
Quelle che pagano 1300 euro.
Quelle che ne pagano 26.
Quelle che tengono il posto in coda, mentre l'amica fa un altro giro perché non ha analizzato con il microscopio quell'ala lì in fondo.
Quelle che pensano a chi fare il regalo.
Quelle che trascino il sacchetto pieno perché non riescono a tenerlo in mano.
Quelle che fanno il conto della spesa.

E quelli che aspettano pazienti, osservando il tutto.