martedì 17 febbraio 2009

Concerto dei Negrita.


Nonostante la nulla conoscenza dell'ultimo cd, devo dire che sono state 2 ore piacevoli. Forse paradossalmente me li aspettavo più carichi.
Forse mi aspettavo qualche reinterpretazione in più dei pezzi vecchi.
Comunque nell'insieme tutto bene.
Eroe della giornata: il bassista.
Grandioso. Protagonista. Inutile, se non musicalmente.
Vestito da operaio con una tutina da lavoro grigia.
Rispetto agli altri della band (mediamente alti) sembrava un Umpa Lumpa di Tim Burton. Un nanetto metalmeccanico che si aggirava per il palco. Fantastico.

Ma. Ma. Ma. C'è un ma.
Qualcuno può dire al cantante (identico al portiere di calcio Chimenti) di rivedere i suoi passi danzanti (a volte poco spontanei) e soprattutto i suoi discorsi. "Ragaaaaa", "Milano, sticazzi!" "Muovi il culo..." sono solo alcuni splendidi momenti tratti dal suo repertorio. Certo, meglio così che discorsi moraleggianti o metatestuali che nessuno coglie.
Però. "Raga" no, dai.

4 commenti:

Kecco ha detto...

"Ragaaaaaa", chiedi a Teo se si ricorda del bassista (mai nome più azzeccato) ai seminari di Arezzo nel 93 o 94!

"Milano, sticazzi"...

:/

standby-man ha detto...

Basso e batteria. Per me la chitarra è inutile.

Kecco ha detto...

?

standby-man ha detto...

? che? Era una conferma del fatto che i bassisti (e i batteristi) per me sono la vera anima... voi chitarrista siete solo un colore...