venerdì 13 luglio 2012
Il coraggio, oltre il passato.
Ultimamente mi prende moltissimo il caso Calabresi-Pinelli.
Mi riesce difficile commentarlo.
Sono passati 40 anni e passa da quei fatti.
Non posso comprenderne l'entità.
Non posso capirne la follia.
Lotta politica la chiamano.
Anni di piombo.
Oppure, una storia senza senso, con gli occhi di adesso.
Un anarchico e un commissario.
Moriranno tutti e due.
Senza averne colpa.
Colpevoli forse di difendere troppo i loro ideali.
L'anarchico Pinelli muore, cadendo dalla finestra dell'ufficio del commissario Calabresi.
Il difensore dello stato ne diventa l'omicida morale: lui che neanche era presente in quella stanza.
Verrà giustiziato per questo.
Quando leggo queste cose, non capisco.
Non capisco quegli anni.
Non capisco i miei anni.
Nascosto nell'incertezza della verità.
Meglio un tempo quando le idee sparavano o adesso che non sono neanche caricate a salve?
Forse è meglio ragionare.
Provate con "Spingendo la notte più in là" di Mario Calabresi, il figlio.
Non risponderà a nessun dubbio.
Ma saprà insegnarvi cosa significa la parola coraggio.
Così poco presente negli anni che viviamo.
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1 commento:
Magari in una maniera a cui siamo poco abituati, ma una chiave di lettura per tutti gli eventi di questo tipo la puoi trovare qui: http://paolofranceschetti.blogspot.it/
Tommy Pitta
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