giovedì 31 maggio 2012

Ufficiale e liberatorio.

Certificazione energetica: a.
Certificazione del condominio: ottenuta.
Trasloco: pagato.
Atto dal notaio: firmato.
Voltura gas: fatta.
Voltura luce: idem.
Comunicazione di cessione: comunicata.
Denuncia di cessazione: inviata.
Agente immobiliare: saldato.
Assegni: incassati.

Finalmente posso riprendere fiato.
E smetterla di preoccuparmi per la mia, ormai, vecchia abitazione.
Altra giostra, altra casa.
Sono pronto per il mio sesto appartamento milanese in 11 anni.
 


sabato 26 maggio 2012

Stranezza momentanea.

In questi giorni canticchio soltanto pezzi italiani degli anni '70.
Senza volerlo, sia chiaro.
Il mio cervello pesca dalla sua playlist infinita strofe come "il cobra non è un serpente"
o "la valigia sul letto, quella di un lungo viaggio".

Evidentemente in questo periodo non ho null'altro da ascoltare. 
Urge una nuova passione musicale da scoprire.

venerdì 25 maggio 2012

Elogio della bruttezza.

Che strano periodo.
Non mi sono mai sentito Alain Delon.
Però neanche Alvaro Vitali,
come succede in questo momento storico.
Storico, non perché passerà agli annali.
Storico, perché si annuncia ricco di cambiamenti.
E lo affronto con la spavalderia del nobiluomo che sfida il cavaliere nero. 
Un pizzico di coraggio e via i timori dal frigorifero.
Un pinzimonio che da qualche parte porterà.
Forse salperò per Miami o fonderò la Repubblica sovrana della Nutella.
Non importa.
Evidentemente, c'è una cappa di disinteresse che respiro ogni giorno.
E mi pervade l'animo, salvandomi.
Lo si deduce dalla barba amazzonica che indosso.
Moderni resti di caffè da interpretare.
"Maya che male", mi disse l'ammiraglio del Titanic prima di farsi una vasca in centro.
Lo si nota dalla mia capigliatura scapigliata, figlia della siccità moderna.
E sorella della calvizia ereditata da mio padre Adamo.
Porca Eva, non potevi preferire l'arancia per la tua marmellata?
Forse, adesso, vivremmo tutti in un attico al primo piano.

Prendete elmo, scudo e corazza.
Affrontate la vita a colpi di distacco.
Il modo migliore per non essere feriti,
è non pensare al fosso che ci aspetta.  


martedì 22 maggio 2012

Tempus fugit: porca miseria.

A volte, mi piacerebbe fermare il tempo.
Per guadagnare qualche ora o mezzora.
Ma non per fare chissà che.
Solo per recuperare tutto quello che non riesco a fare ultimamente.
Tipo, dormire.

Potete raccomandarmi a Crono?

giovedì 17 maggio 2012

Un testo che mi sarebbe piaciuto scrivere.



"Quante menate che mi faccio. 
Quali sono i miei bisogni?
E mi dedico allo spaccio
di merendine e di sogni. 

E mi sembra di bloccarmi
con i piedi nell'asfalto.

E non lascio alcuna impronta.
E che cosa me ne importa?
 

Una risata fuori luogo
che mi scalda come il fuoco:
dammi il numero dei pompieri.
 

E' difficile spiegare:
quale lingua devo usare? 

Là nel parco i ragazzi
stan giocando senza palla. 

Due macchine, un frontale.
Chi ha commesso l'infrazione?
Mi lamento a colazione
e mi salva il tramonto."


 

Io... devo...assolutamente... andarci.

mercoledì 16 maggio 2012

Pazzia totale.

Non saprei dirvi, quando mi è nata 'sta fissa.
Forse canticchiando in auto.
Forse improvvisando sotto la doccia.
Ma ho la mania di inserire il nome "Pier" in tutte le canzoni che ascolto.
Trovo che calzi perfettamente.
Provate a cantare.

"Mille giorni di Pier e me..."
"Pier, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giù..."
"E non c'è Pier e non c'è amore, né tenerezza nel mio cuore..."
"Pier delle città e delle immensità, se è vero che ci sei..."

" Tranne Pier, tranne Pier, tranne Pier, tranne Pier..."

Forza ragazzi, diffondete anche voi il verbo di Pier.
"Fratelli di Pier, l'Italia s'è desta..."

lunedì 14 maggio 2012

Voglia strana.

Oggi ho un'insolita voglia di fare l'imprenditore.
E investire tantissimi soldi in un'idea che non ho.

Mi accontento dello spirito per il momento.
Come si dice?
Basta il pensiero.

venerdì 11 maggio 2012

Un omaggio alle donne del mio passato.

Recentemente ho rivisto una vecchia puntata dei Robinson.
A parte le risate che solo Friends è ancora in grado di strapparmi,
la sitcom mi ha ricordato amori adolescenziali sopiti e quasi dimenticati.










Denise Robinson. Incredibilmente bella, incredibilmente sensuale e incredibilmente vestita male. Ammetto di non aver apprezzato più la serie dal giorno della sua sostituzione, tornando ad apprezzare i Jefferson e Tre cuori in affitto.


Tracy Spencer. Se il Festivalbar era un appuntamento fisso, i meriti erano tutti suoi. Non ricordo nulla delle sue canzoni, per me poteva essere anche afona. Ricordo solo di averle dedicato un'intera estate da innamorato. Per l'età degli amori passeggeri è praticamente un'era geologica.


Brenda Walsh. Nonostante girasse con una bilancia a giracollo, nonostante la fama da strizzacervelli e strizzamaroni, mi faceva impazzire quell'espressione animalesca da topo che la caratterizzava. Per dovere di cronaca, la vaga somiglianza con l'amore (almeno questo, reale) dell'epoca (Giulia non offenderti, se ti paragona a Brenda) è stata sicuramente una spinta per farla entrare nel mio Harem.









Claudia Koll (qui la vedete discutere di teologia con un manichino). Beh, con lei ero già più grandicello. Ma la cotta è stata totale. L'ho seguita nei teatri e cercata negli hotel. Per lei ho addirittura partecipato (a mia insaputa) a Carramba che sorpresa! Ammiccante, con una voce sibillina. Peccato sia stata illuminata (o fulminata) sulla via di Damasco.







Alla fine, da questa carellata di ricordi, posso trarne una sola conclusione.
Probabilmente sono uscito derelitto dalla sindrome di Edipo,
se oggi il mio ideale di bellezza oscilla da Sharon Stone a Martina Stella.

martedì 8 maggio 2012

La casa degli orrori felici.

L'ho odiata.
L'ho bistrattata.
M'ha aggredito.
M'ha infastidito.

Panfilo Castaldi 26 chiude le sue porte alle mie giornate.
Nonostante l'abbia voluto con forza, quella casa mi manca.
Non lei, silenziosa e decadente.
Ma il suo giardino di appuntamenti, passeggiate, incontri e negozi.

La crescita è un cambiamento.
E si porta dietro le sue scelte.

Bye bye,
mistery house.



venerdì 4 maggio 2012

Ripasso più tardi.

Come è difficile caricarsi del peso della propria età.
E diventare quell'essere ancestrale meno vecchio solo del mondo,
chiamato uomo.

giovedì 3 maggio 2012

L'imprevisto.

Un colpo in pancia.
Calcolato dal destino.
Quel cecchino che spara dal palazzo blu.
Un proiettile più veloce del mio respiro.
Una risata mista pianto nasconde le sue impronte.
Mentre i dadi girano incazzati stasera.
Mentre una doccia fredda annienta quel barlume di sensibilità.
Annunciata come vita.