Le auto in doppia fila che bloccano il traffico mattutino.
No, no.
Non sono lì perché la mamma sta portando il figlio all'asilo.
Non sono lì perché un tecnico deve scaricare un elettrodomestico. 2 minuti, solo 2minuti.
E non sono lì neanche perché il nipote aspetta la nonna malandata, poverina.
No, no.
Le auto in doppia fila stanno aspettando che il loro padrone finisca di inzuppare il cornetto
nel cappuccino al bar dell'angolo.
(vedi in via Moscova)
venerdì 30 marzo 2012
mercoledì 28 marzo 2012
Il segreto.
La casa dei vostri desideri costa troppo?
Fingetevi interessati.
Visitatela più volte.
Prima da soli.
Poi con la ragazza.
Infine, aspettate.
Aspettate.
Aspettate.
Fino a dimenticarla.
Magicamente, il prezzo scenderà.
20mila, 30mila, 40mila.
Il quanto non è dato a sapersi.
Anche lì, è un gioco d'azzardo.
Chi svelerà prima le sue carte, perderà.
Aspettate, gente.
Aspettate.
P.s.: la mia è scesa di 40mila.
P.s.2: punto a 80mila.
P.s.3: vincerò io?
P.s.4: no.
Fingetevi interessati.
Visitatela più volte.
Prima da soli.
Poi con la ragazza.
Infine, aspettate.
Aspettate.
Aspettate.
Fino a dimenticarla.
Magicamente, il prezzo scenderà.
20mila, 30mila, 40mila.
Il quanto non è dato a sapersi.
Anche lì, è un gioco d'azzardo.
Chi svelerà prima le sue carte, perderà.
Aspettate, gente.
Aspettate.
P.s.: la mia è scesa di 40mila.
P.s.2: punto a 80mila.
P.s.3: vincerò io?
P.s.4: no.
sabato 24 marzo 2012
Il progetto Roma Calcio.
Eccomi qui, reduce da S.Siro.
Dopo una deludente sconfitta in casa del Milan, direte voi.
Dopo l'illuminazione, dico io.
Oggi ho capito finalmente tutto.
Ho visto il progetto del quale sento parlare da 7 mesi.
Sì, abbiamo perso.
Ma per giudicare il nostro tanto annunciato progetto bisogna cambiare punto di vista.
Non contate le occasioni da gol.
Non contate le vittorie.
Non contate gli errori difensivi.
Dovete osservare lo spirito.
Dovete osservare i giochi di prima.
Dovete notare le tre punte sempre in campo.
Dovete considerare il tentativo perenne di non buttare mai via la palla.
Dovete guardare la carta d'identità di chi scende in campo.
Se giudicate la partita così, capirete tutto.
Allora tutto sarà più chiaro.
Non vi faranno arrabbiare tutte queste sconfitte.
Non vi chiederete a che serve il possesso palla.
E sarete orgogliosi di una Roma che perde a S.Siro con un gol in contropiede negli ultimi minuti.
Consigli per gli acquisti: con un terzino alla Maicon e un centrale veloce siamo da Scudetto.
mercoledì 21 marzo 2012
martedì 20 marzo 2012
Cosplayer.
Domenica sono stato a Cartoomics.
Sono sempre stato un amante del fumetto.
Il mio rammarico è non esserne un vero esperto.
Anzi.
Prima o poi, dovrò farmi una cultura che vada oltre i classici (vedi Maus) o le serie Bonelli.
Ma la vera attrazione erano i Cosplayer.
Piacevoli, divertenti, curiosi, alcuni assolutamente inutili.
Insomma, una gran carnevalata che al decimo minuto ti ha già stancato.
Posso capire il desiderio di indossare i panni di Kenshiro.
Quello che non capisco è il desiderio sfrenato delle persone di fotografare
tutti i manga umanizzati che si presentano davanti.
Perché?
Che te ne fai?
Che gusto c'è?
Io proprio non ci vedo nulla.
Per loro è come collezionare scatti di star.
Chiedono il permesso di fotografare la Miss Dronio di turno.
Questa si mette in posa, come se si trovasse di fronte a Newton.
E via, fatto.
Altro giro, altro scatto.
No, no, non capisco.
Mi sembra assurdo veramente.
Cosplayer.
Ma cos... cosa?
Ma dai.
Fare foto così alla c***o.
Ma cambiamo discorso del tutto.
Volevo farvi vedere una foto che ho fatto per caso alla fiera...
ops...
un cosplayer...
Sono sempre stato un amante del fumetto.
Il mio rammarico è non esserne un vero esperto.
Anzi.
Prima o poi, dovrò farmi una cultura che vada oltre i classici (vedi Maus) o le serie Bonelli.
Ma la vera attrazione erano i Cosplayer.
Piacevoli, divertenti, curiosi, alcuni assolutamente inutili.
Insomma, una gran carnevalata che al decimo minuto ti ha già stancato.
Posso capire il desiderio di indossare i panni di Kenshiro.
Quello che non capisco è il desiderio sfrenato delle persone di fotografare
tutti i manga umanizzati che si presentano davanti.
Perché?
Che te ne fai?
Che gusto c'è?
Io proprio non ci vedo nulla.
Per loro è come collezionare scatti di star.
Chiedono il permesso di fotografare la Miss Dronio di turno.
Questa si mette in posa, come se si trovasse di fronte a Newton.
E via, fatto.
Altro giro, altro scatto.
No, no, non capisco.
Mi sembra assurdo veramente.
Cosplayer.
Ma cos... cosa?
Ma dai.
Fare foto così alla c***o.
Ma cambiamo discorso del tutto.
Volevo farvi vedere una foto che ho fatto per caso alla fiera...
ops...
un cosplayer...
Per chi si stupisce della mia fede romanista.
Fratelli iuventini?
Roma scudettata quando avevo 6 anni?
La mia passione per il principe?
Sì, certo.
Ma non è meraviglioso immaginare Pippo che urla "Tottigol"?
Roma scudettata quando avevo 6 anni?
La mia passione per il principe?
Sì, certo.
Ma non è meraviglioso immaginare Pippo che urla "Tottigol"?
giovedì 15 marzo 2012
mercoledì 14 marzo 2012
Casa, amara casa.
Dopo una settimana di strana euforia,
la bolla edilizia è esplosa.
Era inevitabile.
Venduta casa, mi sono tolto dalla sfera emotiva tutti i ricordi vissuti con lei.
Più fastidiosi che positivi.
Ma venduta casa mi sono anche accorto di un piccolo particolare.
E adesso?
Ops.
Ho circa 3 mesi per trovare la casa della vita.
Semplice, no?
In realtà l'avrei trovata, ma gli inevitabili dubbi si sono presentati all'improvviso.
"Sarà la zona giusta?"
"Cazzo, ma costa..."
"Sì, ma costa meno di altre..."
"Nuove costruzioni o palazzo d'epoca?"
"Spese condominiali, ma quante sono esattamente?"
"Il box è comodo però..."
"E un semplice affitto?"
"Più vicino al centro e meno grande o più lontano e più grande?"
"Un po' di verde, no?"
"Una stanza in più, no?"
"Sì, ma con quello che guadagno, dove vado..."
"Oggettivamente quella costa meno..."
"Sì, ma ci stai giusto in 2..."
"E in periferia, no?"
"Tu conosci Viale Lombardia?"
"Indebitarsi 20 anni o 30 anni?"
"E un semplice affitto?"
"Ma lì c'è la metropolitana?"
Questi sono solo alcuni pensieri che invadono le mie sicurezze ultimamente.
La fortuna è avere il sostegno dei miei.
La paura è fare il passo più lungo della gamba.
E non vorrei rimanere zoppo.
la bolla edilizia è esplosa.
Era inevitabile.
Venduta casa, mi sono tolto dalla sfera emotiva tutti i ricordi vissuti con lei.
Più fastidiosi che positivi.
Ma venduta casa mi sono anche accorto di un piccolo particolare.
E adesso?
Ops.
Ho circa 3 mesi per trovare la casa della vita.
Semplice, no?
In realtà l'avrei trovata, ma gli inevitabili dubbi si sono presentati all'improvviso.
"Sarà la zona giusta?"
"Cazzo, ma costa..."
"Sì, ma costa meno di altre..."
"Nuove costruzioni o palazzo d'epoca?"
"Spese condominiali, ma quante sono esattamente?"
"Il box è comodo però..."
"E un semplice affitto?"
"Più vicino al centro e meno grande o più lontano e più grande?"
"Un po' di verde, no?"
"Una stanza in più, no?"
"Sì, ma con quello che guadagno, dove vado..."
"Oggettivamente quella costa meno..."
"Sì, ma ci stai giusto in 2..."
"E in periferia, no?"
"Tu conosci Viale Lombardia?"
"Indebitarsi 20 anni o 30 anni?"
"E un semplice affitto?"
"Ma lì c'è la metropolitana?"
Questi sono solo alcuni pensieri che invadono le mie sicurezze ultimamente.
La fortuna è avere il sostegno dei miei.
La paura è fare il passo più lungo della gamba.
E non vorrei rimanere zoppo.
lunedì 12 marzo 2012
venerdì 9 marzo 2012
Al cinema.
Questa settimana sono tornato al cinema.
Ma la fortuna non mi ha aiutato troppo.
Paradiso amaro.
L'imprevisto sconvolge una famiglia già di per sé sconvolta.
Si scoprono gli altarini: tradimenti, diverbi generazionali, scontri culturali.
Una sberla alla vita di tutti i giorni che riassetta l'ordine di casa.
Interessante, ma stressante fino all'ultimo.
Astenersi pessimisti.
Posti in piedi in paradiso.
Un lavoro di Verdone merita di essere sempre visto.
Anche solo per rispetto della sua carriera.
Peccato che l'ultimo film si perda un po'.
La voglia di raccontare storie fa perdere tracce alla sua tradizionale comicità.
Potrei capirlo, se affrontasse in modo interessante una problematica come i genitori separati.
Invece, non spinge mai sull'acceleratore.
E tutto si annacqua in quasi due ore di film.
Ma la fortuna non mi ha aiutato troppo.
Paradiso amaro.
L'imprevisto sconvolge una famiglia già di per sé sconvolta.
Si scoprono gli altarini: tradimenti, diverbi generazionali, scontri culturali.
Una sberla alla vita di tutti i giorni che riassetta l'ordine di casa.
Interessante, ma stressante fino all'ultimo.
Astenersi pessimisti.
Posti in piedi in paradiso.
Un lavoro di Verdone merita di essere sempre visto.
Anche solo per rispetto della sua carriera.
Peccato che l'ultimo film si perda un po'.
La voglia di raccontare storie fa perdere tracce alla sua tradizionale comicità.
Potrei capirlo, se affrontasse in modo interessante una problematica come i genitori separati.
Invece, non spinge mai sull'acceleratore.
E tutto si annacqua in quasi due ore di film.
giovedì 8 marzo 2012
Homeless.
Vendere casa, ti fa sentire stranamente più allegro.
Sarà per la sensazione passeggera di avere un portafogli straripante.
Sarà perché non ti preoccupi più dell'imprevista infiltrazione in bagno.
Sarà perché comunque ti apre a nuove prospettive.
Sì, oggi mi sento più leggero.
Fino a quando non mi renderò conto di non avere alternative e andrò a vivere sotto un ponte.
Sarà per la sensazione passeggera di avere un portafogli straripante.
Sarà perché non ti preoccupi più dell'imprevista infiltrazione in bagno.
Sarà perché comunque ti apre a nuove prospettive.
Sì, oggi mi sento più leggero.
Fino a quando non mi renderò conto di non avere alternative e andrò a vivere sotto un ponte.
martedì 6 marzo 2012
L'inglese è nel nostro DNA.
Alla stazione Centrale di Milano.
Scena realmente avvenuta.
Turista: Sorry... the train?
Ferroviere: Treno? Di là, dritt.
Turista: Straight?
Ferroviere: Dritt e poi sinistr.
Passano gli anni, ma il nostro inglese è sempre più maccheronico.
E pure pasticciato.
Scena realmente avvenuta.
Turista: Sorry... the train?
Ferroviere: Treno? Di là, dritt.
Turista: Straight?
Ferroviere: Dritt e poi sinistr.
Passano gli anni, ma il nostro inglese è sempre più maccheronico.
E pure pasticciato.
lunedì 5 marzo 2012
Mi piace ancora.
A distanza di anni, trovo ancora bella questa canzone assolutamente sconclusionata e senza senso.
Chi mi conosce bene, non lo troverà affatto strano.
giovedì 1 marzo 2012
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