mercoledì 15 febbraio 2012

Una giornata come tante.

Se ascoltassimo i nostri capi,
dovremmo presentarci al lavoro alle 9 e uscire alle 20.
Se ascoltassimo i nostri politici,
dovremmo lasciare l'auto a casa e spostarci solo con i mezzi.
Con una mezzora di tram, la nostra giornata inizierebbe alle 8.30 per finire alle 20.30.
Se ascoltassimo i nostri dottori,
dovremmo fare un'oretta di sport tutti i giorni.
Ecco allora che la giornata finirebbe alle 21.30.
Se ascoltassimo i nostri genitori,
dovremmo mangiare bene.
Quindi la giornata si prolungherebbe fino alle 22.30. 
Se ascoltassimo le nostre donne,
dovremmo portarle fuori ogni tanto.
L'orario si protrarrebbe fino alle 00.30.
Se ascoltassimo il nostro spirito,
dovremmo andare al cinema, leggere riviste o best seller ogni giorno.
Per arrivare quindi alle 2.00.
Se poi ascoltassimo anche i nostri dentisti,
dovremmo lavare con molta cura i denti.
Per arrivare a tracollare sul letto verso le 2.15.
Ogni maledetto giorno.

Penso che se ascoltassimo il nostro istinto,
resteremmo a letto tutto il giorno.


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