venerdì 23 dicembre 2011

merry xmas.



Durante la mia adolescenza,
questa canzone era la colonna sonora delle feste.

Ai pochissimi e rari lettori di questo inutile blog,
buon natalone.

giovedì 22 dicembre 2011

Above.

Dalle mani
mi sfugge l'appartenenza.
Fra le mani
ritrovo domande ancora incolte.

Oggi il tempo
nasconde le orme.

martedì 20 dicembre 2011

Oggi.

Veder saltare le ferie e non avere la minima reazione,
mi fa sentire un essere superiore.

Prima di prendere a sberle qualcuno.

lunedì 19 dicembre 2011

Vittime.

Sulle spalle indosso precipizi.
Tace la voce.
Tace la notte che s'addormenta.

Nel pozzo delle scuse,
vivono solo le nostre paure.

venerdì 16 dicembre 2011

Dedicato a.

Un Natale senza sorprese.
Brutte sorprese nel cappone.
Otto scheletri nell'armadio.
L'auto rubata.
La fede che cade nel tombino.
Il cellulare nella toilette.
Un rovescio sotto lo sterno.
Il frigorifero che salta.
Con dentro la puzza di pesce avariato.
Il boiler del tuo vicino che salta.
Il boiler del tuo vicino che ti allaga casa.
Un piccione dalla mira perfetta.
La guardia di finanza per un accertamento.
Il colesterolo che schizza alle stelle.
Ops, il tuo biglietto del derby è falso.
L'agenzia viaggi fallisce e con lei anche il tuo pacchetto vacanze.
La tredicesima azzerata.
Niente bonus, solo malus.
Un bulldog attaccato alle palle.
Una pallonata sull'urna di tuo nonno.
Uno scambio di persona che ti fa andare in prigione,
senza passare dal via.

Questo è il mio augurio.
A quella persona, chiunque essa sia, che ha deciso di trasformare il mio ordine via internet
in un pacco mai consegnato, mai arrivato, mai aperto.

lunedì 12 dicembre 2011

Il ragazzo è cresciuto.


Seguo il "fantautore" (come si definisce lui) da 6-7 anni ormai.
Le mie orecchie gli hanno dato ascolto per merito della mia fidanzatadonnaragazzavitacuccioloamore.
E da allora non hanno più staccato la spina.
Ognuno di noi ha il suo cantante preferito.
Quello che "appena esce il cd, corro subito a comprarlo".
Ecco, Bugo è uno di quelli che si meritano la mia ricompensa.

Un po' improvvisato, troppo libero e a volte sconclusionato.
Cosa aspettarsi da uno che scrive canzoni come "Carla è franca",
"Io mi rompo i coglioni" e "Carta igienica"?
La sua era una forza che rischiava di disperdersi.
Ma oggi il ragazzo è cresciuto.
L'ho notato sabato, al suo concerto.
Innanzitutto, una band tutta nuova di professionisti.
Un suono molto più rock (il batterista pesta) e molto più preciso.
La sensazione che lo spettacolo vada avanti su binari ben definiti e non raffazzonati. Oltre a una scaletta pensata per allargare la platea e accontentare gli irriducibili.

Direi che ci siamo.
Ormai è pronto per essere capito.
Se passa da voi, fate un salto al suo concerto.
Per 13,80€ c'è buona musica.

martedì 6 dicembre 2011

Natale a Livigno.

E' uscito nelle sale italiane il nuovo cinepanettone dell'anno.
E per la prima volta, ero io il protagonista.
Sì, perché nello scorso week-end sono stato a Livigno.
E mi sentivo dentro il classico film di natale.

Questa è stata la colonna sonora.


Non saprei dirvi, ma l'atmosfera che respiravo era esattamente questa.
Mostre di ghiaccio, cavalli, case solo apparentemente di montagna, locali, boutique,
negozi su negozi, cosmesi ovunque, solarium, spa, belle a passeggio col cane,
belli presunti a passeggio con le belle, sacchetti e sacchettini a volontà.
E musica.
Le casse sparse fuori dai negozi erano moderni ripetitori di gioventù: da Bob Sinclar a compagnia varia.
Insomma, il contesto giusto per girare una scena così.


Io?
Sono arrivato verso le nove di sera, dopo un viaggio tribolato
a bordo di una Y10 minuscola che mi faceva sentire André The Giant.
Tutto l'opposto di Milano-Cortina in 2 ore e 54 minuti.
Sono arrivato e mi aspettavo di vedere De Sica da qualche parte.
Non solo per una questione di ambientazione.
Ma per l'argomento del viaggio in sé: un addio al celibato e nubilato.
Basta vedere gli ultimi film di Boldi per capire come il tema del matrimonio sia gettonatissimo: Matrimonio alle Bahamas, La fidanzata di papà (c'è un matrimonio nella storia), A Natale mi sposo, Matrimonio a Parigi.
La trama era perfetta: una giovane coppia a pochi giorni dal matrimonio con amici al seguito. E il sabato notte da passare al Marcos, un locale che nel nome ha già il suo programma.
Ma ogni film che si rispetti ha le sue variazioni sul tema.
In questo caso, molte.
Nessun tradimento che sembra mettere fine al matrimonio.
Nessun scambio di coppia che rimescola le carte.
Nessuna borsa scambiata che generi equivoci.
Ma soprattutto, nessuna presenza di neve sulle piste.
Un paesaggio così spoglio da essere l'unica scena vietata ai minori.

Io?
Beh, avendo abbandonato i ragazzi al locale ed essendo tornato a casa
con le ragazze sbadiglianti, probabilmente ho fatto la figura di Zartolin.

lunedì 5 dicembre 2011

Una verità che fa male.

Una cosa amo nella vita.
La barretta di Galak.
Una cosa odio nella vita.
Il formaggio.

La triste notizia è rendersi conto di come un quadratino di Galak
puzzi di chissà quale forma di formaggio,
prodotta in chissà quale malga.

Sono queste le scoperte che cambiano la percezione dell'uomo.

giovedì 1 dicembre 2011

Save the estate agency.

Cercare casa è una giungla.

Dentro vi trovi animali di ogni razza.

I più strani sono gli agenti immobiliari.

Sono divisi in branchi.

Copie costruite in serie.

Esseri omologati secondo le direttive della casa madre.

Si vestono uguale.

Parlano uguale.

Si muovono allo stesso modo.

Per rendersene conto, basta entrare in qualsiasi agenzia in franchising.

Generalmente sono esseri intelligenti, anche se subdoli.

Ti scrutano.

Ti annusano.

Vogliono sapere cosa possono avere da te.

Sono esseri schivi.

Li devi andare a cercare tu.

Li devi chiamare.


La scena, più o meno, è questa (dopo aver visto una casa).

“Guardi, non mi convince del tutto…”

“Avrei un’altra soluzione per lei, in via xxx.”

“Interessante, si può vedere?”

“Sì, devo consultare l’agenda.”

“Mi chiama lei? Ha il mio numero?”

“Certo. Le telefono domani…”


Dopo 3 giorni di silenzio sei costretto a chiamarlo tu.

(se il mercato immobiliare è in crisi, ci sarà un perché)


Poi ci sono quelli che si affezionano.

Vivono su di essi un imprinting come le oche con la mamma.

E non ti mollano.

Sanno che vendi casa.

Così vogliono la tua delega.

È una questione di sopravvivenza, altrimenti arriva una carestia di vendite.

Tu ingenuamente provi a dire che l’hai già data in esclusiva.

Non basta.

Loro fanno finta di niente.

Così ti chiamano per fissare un appuntamento per valutare la casa.

Tu ingenuamente ribadisci la situazione.

Loro rifanno finta di niente e cercano di avere più informazioni possibili

sulla casa con domande laterali.

Fino a quando decidi di trasformare la tua ingenuità in volgarità.


Almeno adesso ho chiaro il mio obiettivo.

Non tanto trovare una casa o venderla.

Ma fare una strage.

Per trasformare le agenzie immobiliari

in animali in via d’estinzione.