mercoledì 3 marzo 2010

Storia di una mano destra che volle essere famosa.

Alla Prima di Mine Vaganti.
Dopo la visione, fuori dal cinema.
Con un bicchiere di vino bianco nel sangue.
Mi allontano dalle olive ascolane del banchetto.
Cerco, ma non trovo Ozpetek.
Lo conosco.
Ci conosciamo, abbiamo appena fatto un lavoro insieme.
Una sua occhiata sbucata dal nulla fra mille braccia e saluti mi conduce da lui.
Pochi passi e divento perplesso.
Accanto a sé ha l'ex divo delle ragazzine "mocciose",
ormai impegnato in una serie di film d'autore per ripulire la fedina penale.
Riccardo-tre-metri-sopra-il-cielo-Scamarcio.
La sua presenza un po' mi blocca.
Se proprio volessi salutare qualcuno del cast, mi butterei sulla Crescentini.
Assente, non giustificata. Almeno da me.
Ma io voglio salutare Ferzan.
Avanzo.
Eccomi.
"Complimenti."
"Grazie..."
(Ma che fa?)
Si gira verso quegli occhi di ghiaccio che hanno sciolto tante ragazzine.
"Lui è uno della pubblicità con il quale ho lavorato..."
(Ferzan, che fai)
Mi guarda.
Sento la sua faccia mono-espressiva da film western.
Mi sale un senso innaturale di orgoglio immotivato.
Decido di non fare la prima mossa.
In quel momento siamo due conoscenti di Ferzan.
Siamo alla pari.
Lui non è il divo, io non sono il suo fan.
Lui non è splendido, io non sono da buttare.
Anzi, per uno strano gioco prospettico mi sento 3 metri sopra il marciapiede di lui.
Lo guardo, dalle mie labbra non esce favella.
E' il suo turno, non il mio.
E' passato al massimo un secondo, ma nella mia testa siamo già ai titoli di coda.
Riccardo-Step- Scamarcio mi tende la mano.
(Aspetta ancora un po', resisti)
Accenno un movimento simile e speculare al suo.
(Ci sei quasi, resisti)
"Ciao... Riccardo."
(Hai vinto, ora tocca a te)
"Ciao... Mattia."
Ho rotto l'ordine delle cose.
Per soli due secondi, ma ho rovesciato la realtà.
E continuo a farlo (onestamente senza pensarci) non aggiungendo neanche un "bravo" a colui che è il protagonista del film.
Faccio di più.
Lo ignoro.
"Senti, Ferzan..."

2 commenti:

Kecco ha detto...

al "Ferzan che fai?" pensavo ti avesse messo la mano destra sul culo...

Doc Rock ha detto...

sì in effetti pensavo anch'io una cosa del genere...