Sabato mattina.
Bollo da pagare.
Urgono 190 euro fra motorino e auto.
Mi fermo a prelevare all'Unicredit.
Inserisco il bancomat.
Mmm, strano. Non entra.
Provo a reinserirla, ma nulla.
Osservo la fessura con un occhio di riguardo.
Con l'altro controllo che la carta non abbia qualche piega strana.
Qui l'hanno forzata, meglio cambiare banca.
200 metri e trovo una banca Intesa.
Coda.
Ok, tocca a me.
Inserisco il bancomat.
Mmm, strano. Si è aperta una schermata insolita.
Pagamenti internazionali, bolli, ricariche, canone.
Tutto, tranne una semplice ricarica.
Ok, annullo l'operazione.
Il tempo stringe.
Per fortuna il centro mi regala una banca ogni 2 minuti di passeggiata.
Banco di Sicilia.
Inserisco il bancomat.
Oh! Finalmente... questa funziona.
Lo sportello mi fa accedere subito alla schermata dei prelievi.
Digito la casella 250 euro.
Digito il pin.
Beh... perché mi dice codice errato?
Come se fosse un deja vu, rifaccio tutto da capo.
Banco di Sicilia.
Inserisco il bancomat.
Oh! Finalmente... questa funziona.
Lo sportello mi fa accedere subito alla schermata dei prelievi.
Digito la casella 250 euro.
Digito il pin.
Beh... perché mi dice codice errato?
La pazienza dà i primi segnali d'impazienza.
Ormai ce la devo fare.
Di fronte a me si apre un ricordo.
Eccola lì.
Ubi banca.
Inserisco il bancomat.
Nessuna operazione possibile.
E come un lama finanziario, mi sputa il bancomat.
Basta, finiamola qui.
Ma che c***o ha 'sto bancomat?!
Un'ultima chance non si nega a nessuno.
Figurarsi al mio esile conto bancario.
Cariparma mi richiede solo cento metri in più.
Ci provo.
Inserisco bancomat.
Digito il pin.
E non digito più niente.
Errato.
E come un esiliato, lo sportello caccia fuori il bancomat dai suoi territori.
Un attimo, un attimo, un attimo.
C***o, ma il pin è giusto.
C***o, dopo vado in Monte Paschi di Siena e vediamo!
Tre ore più tardi.
Mai uomo fu più coraggioso nell'inserire il proprio bancomat nello sportello della propria banca.
Digito il pin.
Aspetta, lo ricontrollo.
x...x...x...x...x.
Codice errato.
E, con una voracità pari a quella di Fantozzi dopo una settimana di dieta, lo sportello si mangia il mio bancomat con l'intenzione di digerirlo fino al lunedì successivo.
Porca t***a! Che banca di m***a!
Raccogliendo i miei dubbi e le restanti parolacce, mi allontano ignaro di qualsiasi soluzione.
Con la tristezza di un cavaliere errante senza patria e senza denari.
Ma con un mistero nel portafogli.
Così si conclude la storia del nostro tragico eroe senza poemi.
Note a piè di pagina:
leggenda vuole che l'uomo sbadato inserisse con insistenza la sua carta di credito e non il suo bancomat...
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