lunedì 14 gennaio 2013

Fumok: ok, non ci credo.



Nel nuovo millennio si può rasentare ancora l'assurdo.
Con questo incredibile mix pubblicitario.
Incredibile perché non posso credere che sia andato in onda.
O che ci vada tuttora.

In 30 secondi sono riusciti a mettere tutti gli stereotipi comunicativi.
Il testimonial (inutile in questo caso).
Il codice colore (il classico bianco/nero che diventa a colori con l'entrata del prodotto).
La bellona di turno (vestita rigorosamente con il codice colore del brand).
Lo speaker alla "Giorno e Notte" da telepromozione in seconda serata.
La musica alla "Canta Tu" che riempie le nostre televisioni nel periodo natalizio.
I doppi sensi sul sesso, più o meno espliciti. Direi solo più.
La banda con il prodotto che torna e ritorna.
La visualizzazione del prodotto e del suo utilizzo (6 tiri in 18 secondi).
Le immancabili risate degli amici alla battutina del principe.
La profusione di claim (Fuma ok come ti pare, come un principe; Fumo ok: la bionda... elettronica, la più sexy).
Le informazioni di servizio ripetute più volte (in farmacia e in edicola, in farmacia e in edicola). 

Mancherebbe soltanto il "corri in edicola".
Probabilmente avevano finito il tempo.

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