lunedì 25 giugno 2012

Cronache da Cannes.

L'una apre le sue porte. E mi accoglie sul terrazzino della stanza. Il mare di fronte mi porta le ultime note della serata. Ho ballato poco stasera. Anche se la voglia non mi manca. Ma il ballo, a volte, nasce da uno strano caso del destino. Almeno per chi, come me, non lo invoca con uno, due, tre cocktail. Lo lascio venire quando vuole lui. Qui a Cannes non ha voluto spogliarsi della sua intimità. Cannes, dicevamo. Un premio per noi. Un premio che ha il sapore della materie a settembre. "Vai a Cannes e ripassa pubblicità 1." I top players sono qui. Li ho davanti. Non mi nasce sconforto. Nè invidia. Ma consapevolezza che la nostra mentalità è settata su altri confini. Il mondo lavora per questo festival. Noi al massimo mandiamo il curriculum.

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