mercoledì 11 aprile 2012

Romanzo di una strage.

Il lavoro mi ha portato per anni in questa piazza.
Piazza Fontana.
Solo più tardi ho collegato il luogo alla strage.
I quarant'anni intercorsi sono più di un grado di separazione fra la mia vita e quell'evento.
Ci voleva un aneddoto.
Un servizio al tg.
O un film, per svegliare i ricordi.
O innestarli, come nel mio caso.
Romanzo di una strage, appunto.
L'ho visto a pasquetta.
E subito dopo la Feltrinelli mi ha visto ricercare fra i suoi scaffali il saggio ispiratore.
Saggio che leggerò nelle vacanze estive, in quanto necessario di lettura prolungata e assidua.

Conclusioni?
Nessuna.
Anarchici, gruppi di destra, servizi segreti deviati, infiltrazioni americane, due bombe.
Mettete tutto nel calderone e preparate la vostra teoria.
Io preferisco considerare tutto come uno stimolo.
Uno stimolo a conoscere quello che è successo.
Uno stimolo a informarsi.
Uno stimolo ad approfondire.

Ci sono tante pagine che noi italiani non conosciamo di quegli anni.
Forse è il caso di iniziare a sfogliarle.

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