martedì 22 giugno 2010

Il piccione impiccione.

Che tubi.
Che tubi a fare.
Voglio dire, nel 2000 ancora con questi versi?
Ma chi ti capisce.
Poi me lo devi spiegare perché non puoi rimanere sotto le coperte fino alle 8 anche te.
Ogni giorno al levar del sole, sei lì.
Mica sbagli tetto te.
Sei peggio di una gallina, ma hai la precisione di un navigatore.
E tubi.
Tubi.
Ma non titubi mai.
Sei il leit motiv della mia levataccia.
Eppure sei inutile al destino celeste.
E poi scusa, con tutto lo spazio che c'è... proprio lì devi tornare ogni giorno?
Vicino alla finestra del mio vicino, non permettendomi di fulminarti anche solo con gli occhi.
I casi sono due.
O ti allontani di tua volontà.
O.

Nessun commento: