martedì 3 novembre 2009

O la borsa o la vita?


Venerdì scorso è stato l'ennesimo venerdì nero in borsa. Anzi, rosso direi visto che 91 miliardi di capitali sono andati bruciati in Europa.
Quante volte abbiamo sentito una notizia del genere?
Quante volte abbiamo sentito il termine "bruciare"?

Mi è sempre parso qualcosa di lontano, di quasi insensato, una metafora intangibile: bruciare 91 miliardi.
Beh, invece vi posso confermare che il termine è preciso.
Fra quei soldi, una piccolissima parte purtroppo era mia.
Così sono passato dal parlare delle monete d'oro di Paperon de Paperoni, a qualcosa di vero e reale.
Perdere soldi come se qualcuno avesse schiacciato un bottone per scalare il tuo conto è una sensazione che ti "svuota" e ti lascia indifeso.
Perché non hai avuto neanche la sensazione di averli spesi quei soldi.
Se mi fossi comprato una scarpa viola di Galliano da chissà quanti soldi sarebbe stato meglio. Almeno avrei qualcosa in mano. Se avessi scelto la versione deluxe del cd dei Tokio Hotel, almeno avrei una t-shirt con cui dormire. Se avessi sperperato soldi in donne, almeno mi sarei divertito.

Quello che manca è la percezione di un ritorno, anche inutile o aleatorio o immorale, ma di averlo. Avere la sensazione che i tuoi soldi siano diventati altro per un tuo piacere, per una tua esigenza, per un tuo obbligo.
Ora per me inizia un periodo di piccoli risparmi. Non perché sia con l'acqua alla gola, ma perché mi infastidisce spendere soldi e perderli senza viverli.
Almeno così mi ricorderò di non scherzare con il fuoco.

Ps: un grazie a marchetto che per fortuna mi ha aiutato a perdere meno del previsto.

Ps2: nonostante abbia indetto un sondaggio, la prima cosa che salta sono appunto le Hogan.

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