Sono passati circa 76 minuti dal concerto di Jova.
E sono in pieno jovamento.
L'effetto è sempre lo stesso.
Ti carica come una molla esplosiva.
E' come diventare un uomo missile che viene scagliato lontano dai suoi giorni.
La chiamano adrenalina.
No, non è questo il caso.
L'adrenalina spinge gli occhi a fare orario continuato.
Questa è energia nera.
Non smuove il fisico, ma scuote l'animo.
Ti entra nella carne.
Addenta le arterie principali.
Ti libera l'inconscio perché tu possa soddisfarlo.
E' la voglia di scoprire da dove sfocia l'arcobaleno.
Quando esco dal concerto, potrei fare di tutto.
Prendere un biglietto per trasferirmi all'improvviso in Australia.
Chiedere la mano.
Licenziarmi per cambiare lavoro, città, casa, tempo.
Baciare tutte le donne che incontro.
Ballare da solo in mezzo alla strada.
Prepararmi un bagno di panna montata.
Fare la spesa al bazar della vita.
Fare un salto nel vuoto, dove il fondo non arriva mai.
E' un'energia nera.
Liberatoria, forse.
Distruttiva per molti.
Per fortuna, o purtroppo, dura l'arco di un giorno.
L'oroscopo del mattino dopo brinderà alla solita quotidianità.
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