Il pensiero riposa.
La tastiera fa la siesta.
Le font vanno in letargo.
Lo standby-man parte per le vacanze.
Addio e arrivederci.
venerdì 29 luglio 2011
giovedì 28 luglio 2011
Peggio di un serial killer.
Mai risvegliare vecchi sensi di colpa.
Sono vendicativi.
Sono pericolosi.
E soprattutto non lasciano tracce.
Sono vendicativi.
Sono pericolosi.
E soprattutto non lasciano tracce.
mercoledì 27 luglio 2011
Un'estate al mare.
Forse perché le isole greche erano tutte full.
Forse perché Capo verde mi avrebbe fatto andare in rosso.
O semplicemente perché a fine luglio era l'unico posto disponibile.
Quest'anno la protagonista delle mie vacanze sarà Minorca.
L'isola che ti isola.
L'isola lì, sola.
Ps: quando avrò mille euro da buttare, giuro che andrò a Eurodisneyland.
Ps2: Certo, certo. Lo dico da 15 anni.
Forse perché Capo verde mi avrebbe fatto andare in rosso.
O semplicemente perché a fine luglio era l'unico posto disponibile.
Quest'anno la protagonista delle mie vacanze sarà Minorca.
L'isola che ti isola.
L'isola lì, sola.
Ps: quando avrò mille euro da buttare, giuro che andrò a Eurodisneyland.
Ps2: Certo, certo. Lo dico da 15 anni.
martedì 26 luglio 2011
Tour de force.
Il 10 Maggio a Milano.
Il 2 Luglio a Padova.
Il 16 Settembre a Verona.
Vi sembra troppo vedere il concerto di Jova 3 volte in 4 mesi?
A me, no.
Il 2 Luglio a Padova.
Il 16 Settembre a Verona.
Vi sembra troppo vedere il concerto di Jova 3 volte in 4 mesi?
A me, no.
giovedì 21 luglio 2011
Uber Alles?
Questa è la storia di Riccardo Klement.
Per 12 anni fu protagonista di una continua ascesa sociale.
Si distinse nel lavoro.
Ottenne riconoscimenti.
Diventò una delle personalità più importanti del proprio paese.
Poi invertì la rotta.
E visse 17 anni di lenta discesa agli inferi.
Fece la guardia forestale.
L'allevatore di polli.
Il gestore di una lavanderia.
L'allevatore di conigli.
E infine, l'operaio alla Mercedes Benz.
Prima di essere condannato a morte.
Questa è la storia di Riccardo Klement.
Meglio conosciuto come Adolf Eichmann.
Uno dei principali artefici dell'olocausto.
Per 12 anni fu protagonista di una continua ascesa sociale.
Si distinse nel lavoro.
Ottenne riconoscimenti.
Diventò una delle personalità più importanti del proprio paese.
Poi invertì la rotta.
E visse 17 anni di lenta discesa agli inferi.
Fece la guardia forestale.
L'allevatore di polli.
Il gestore di una lavanderia.
L'allevatore di conigli.
E infine, l'operaio alla Mercedes Benz.
Prima di essere condannato a morte.
Questa è la storia di Riccardo Klement.
Meglio conosciuto come Adolf Eichmann.
Uno dei principali artefici dell'olocausto.
Ma può essere?
No, dico.
E' possibile che a fine luglio stia bevendo un tè caldo per riscaldarmi?
E poi parlano di sostenibilità.
E' possibile che a fine luglio stia bevendo un tè caldo per riscaldarmi?
E poi parlano di sostenibilità.
mercoledì 20 luglio 2011
Vorrei che fosse già Natale.
L'unico dubbio è capire se ci sia l'attore giusto per il Professor Moriarty.
venerdì 15 luglio 2011
La certa incertezza.
Sarà l'estate, forse.
Saranno le gonne al vento.
Saranno i motorini che sfrecciano fra i sentimenti.
Sarà che a 40 anni ci sentiamo ventenni.
Sarà che non conosciamo il significato della parola "sacrificio".
Sarà che pensiamo di avere il seme dell'immortalità.
Sarà che un sms fa danni quanto un bacio.
Sarà che un drink fa più danni di un bacio.
Sarà che aspettiamo di vedere negli altri i nostri desideri.
Sarà che la cerchia dei nostri interessi rischia di soffocarci.
Sarà che la vera precarietà è quella dell'amore.
Sarà, ma intorno a me vedo storie in difficoltà.
Per fortuna, mi riscopro innamorato come il primo giorno.
Per fortuna, prima o poi, torna l'autunno.
Saranno le gonne al vento.
Saranno i motorini che sfrecciano fra i sentimenti.
Sarà che a 40 anni ci sentiamo ventenni.
Sarà che non conosciamo il significato della parola "sacrificio".
Sarà che pensiamo di avere il seme dell'immortalità.
Sarà che un sms fa danni quanto un bacio.
Sarà che un drink fa più danni di un bacio.
Sarà che aspettiamo di vedere negli altri i nostri desideri.
Sarà che la cerchia dei nostri interessi rischia di soffocarci.
Sarà che la vera precarietà è quella dell'amore.
Sarà, ma intorno a me vedo storie in difficoltà.
Per fortuna, mi riscopro innamorato come il primo giorno.
Per fortuna, prima o poi, torna l'autunno.
mercoledì 13 luglio 2011
Decidetevi: o sì o no.
Che strana coincidenza pubblicitaria.
Lo stesso messaggio, ribaltato da due punti di vista differenti.
La conclusione, bene o male, è la stessa.
Il risultato, bene o male, è indifferente.
Lo stesso messaggio, ribaltato da due punti di vista differenti.
La conclusione, bene o male, è la stessa.
Il risultato, bene o male, è indifferente.
martedì 12 luglio 2011
venerdì 8 luglio 2011
Sado-machismo.
Da una parte, lui.
Divisa da rap, animo maledetto.
Dall'altra, noi 4.
Loro: 3 donne che vogliono vincere la prova costume.
Io: un uomo che non deve chiedere mai. Perché stia facendo Pilates.
Inizia l'allenamento.
Dopo 5 minuti guardo l'orologio.
Bastarde lancette che improvvisamente scioperano.
I 45 minuti più lunghi della mia vita,
dopo il secondo tempo di qualsiasi partita della Roma.
Il programma è da marines prima di partire per il Vietnam.
Addominali.
Addominali.
E per finire, addominali.
Neanche dovessi catturare Gheddafi.
Resisto.
Passo su tutto, in attesa di cedere solo alla doccia.
Anche se immagino già le prime lamentele del muscolo nascosto che il giorno dopo
mi farà causa.
Eppure, c'è una cosa che sfiora il limite del masochismo.
La musica che ci accompagna.
Va bene tutto.
Ma "this is the end" mi sembra proprio cattivo gusto.
Divisa da rap, animo maledetto.
Dall'altra, noi 4.
Loro: 3 donne che vogliono vincere la prova costume.
Io: un uomo che non deve chiedere mai. Perché stia facendo Pilates.
Inizia l'allenamento.
Dopo 5 minuti guardo l'orologio.
Bastarde lancette che improvvisamente scioperano.
I 45 minuti più lunghi della mia vita,
dopo il secondo tempo di qualsiasi partita della Roma.
Il programma è da marines prima di partire per il Vietnam.
Addominali.
Addominali.
E per finire, addominali.
Neanche dovessi catturare Gheddafi.
Resisto.
Passo su tutto, in attesa di cedere solo alla doccia.
Anche se immagino già le prime lamentele del muscolo nascosto che il giorno dopo
mi farà causa.
Eppure, c'è una cosa che sfiora il limite del masochismo.
La musica che ci accompagna.
Va bene tutto.
Ma "this is the end" mi sembra proprio cattivo gusto.
domenica 3 luglio 2011
Energia nera.
Sono passati circa 76 minuti dal concerto di Jova.
E sono in pieno jovamento.
L'effetto è sempre lo stesso.
Ti carica come una molla esplosiva.
E' come diventare un uomo missile che viene scagliato lontano dai suoi giorni.
La chiamano adrenalina.
No, non è questo il caso.
L'adrenalina spinge gli occhi a fare orario continuato.
Questa è energia nera.
Non smuove il fisico, ma scuote l'animo.
Ti entra nella carne.
Addenta le arterie principali.
Ti libera l'inconscio perché tu possa soddisfarlo.
E' la voglia di scoprire da dove sfocia l'arcobaleno.
Quando esco dal concerto, potrei fare di tutto.
Prendere un biglietto per trasferirmi all'improvviso in Australia.
Chiedere la mano.
Licenziarmi per cambiare lavoro, città, casa, tempo.
Baciare tutte le donne che incontro.
Ballare da solo in mezzo alla strada.
Prepararmi un bagno di panna montata.
Fare la spesa al bazar della vita.
Fare un salto nel vuoto, dove il fondo non arriva mai.
E' un'energia nera.
Liberatoria, forse.
Distruttiva per molti.
Per fortuna, o purtroppo, dura l'arco di un giorno.
L'oroscopo del mattino dopo brinderà alla solita quotidianità.
E sono in pieno jovamento.
L'effetto è sempre lo stesso.
Ti carica come una molla esplosiva.
E' come diventare un uomo missile che viene scagliato lontano dai suoi giorni.
La chiamano adrenalina.
No, non è questo il caso.
L'adrenalina spinge gli occhi a fare orario continuato.
Questa è energia nera.
Non smuove il fisico, ma scuote l'animo.
Ti entra nella carne.
Addenta le arterie principali.
Ti libera l'inconscio perché tu possa soddisfarlo.
E' la voglia di scoprire da dove sfocia l'arcobaleno.
Quando esco dal concerto, potrei fare di tutto.
Prendere un biglietto per trasferirmi all'improvviso in Australia.
Chiedere la mano.
Licenziarmi per cambiare lavoro, città, casa, tempo.
Baciare tutte le donne che incontro.
Ballare da solo in mezzo alla strada.
Prepararmi un bagno di panna montata.
Fare la spesa al bazar della vita.
Fare un salto nel vuoto, dove il fondo non arriva mai.
E' un'energia nera.
Liberatoria, forse.
Distruttiva per molti.
Per fortuna, o purtroppo, dura l'arco di un giorno.
L'oroscopo del mattino dopo brinderà alla solita quotidianità.
venerdì 1 luglio 2011
Iscriviti a:
Post (Atom)