"I tempi morti mi uccidono."
Ps: grazie Sara della tua inconsapevole ironia.
venerdì 25 febbraio 2011
giovedì 24 febbraio 2011
Voglio assolutamente farla.
mercoledì 23 febbraio 2011
Siete mai stati dall'osteopata?
Io sì.
(Persino da due diversi).
Serve a qualcosa?
Evidentemente sì.
Anche se di evidente nelle sue manipolazioni c'è ben poco.
La modalità è sempre la stessa.
Ti fa spogliare (no, non è un racconto osé).
Per vedere come si snoda la tua colonna vertebrale, ti fa piegare a 90° e oltre (non insistere, non è una storia scabrosa).
Poi ti stende (no, non ti prendono a cazzotti) sul lettino, a pancia in su.
E qui comincia l'insostenibile leggerezza dell'osteopata.
Dove la sola imposizione delle dita diventa la regola.
Prima sulla testa.
Ti appoggia le mani e le muove impercettibilmente per almeno 5 minuti.
Forse sta raddrizzando l'asse della terra, ma tu oscilli fra l'incertezza che il dottore stia calcolando la sua parcella e la certezza che si sia addormentato.
Poi si dedica alla zona lombare.
E lì le sue mani fanno la mano morta. Nel vero senso della parola.
Quale ossicino starà smuovendo?
Quale muscolo starà sfiorando?
E' rimasto attaccato alla schiena con il vinavil?
A quel punto sgorgano milioni di dubbi dalla tua testa.
Più o meno si concludono tutti con un "che fregatura".
Ma l'osteopata non è stupido.
E capta le tue onde celebrali.
Così decide di punire le tue incertezze, stupendoti.
Ti rannicchia in posizioni ancestrali e ti ingarbuglia peggio di un gomitolo sfatto della nonna. Infine, con una mossa fast and furious ti fa scricchiolare tutte le vertebre, anche quelle che non sapevi di avere.
Un giro armonico finale che ti illude di aver speso bene i tuoi soldi.
E ti convince a prenotare altre 4 sedute (l'ho fatto, ma c'era l'offerta).
Sempre se ci arrivi vivo.
Sì, perché sono convinto che quelle manipolazioni siano in realtà la mossa delle 5 dita di Kill Bill.
Quindi, vi saluto.
Addio.
E' stato bello raccontarvi la mia ultima esperien................................................
(Persino da due diversi).
Serve a qualcosa?
Evidentemente sì.
Anche se di evidente nelle sue manipolazioni c'è ben poco.
La modalità è sempre la stessa.
Ti fa spogliare (no, non è un racconto osé).
Per vedere come si snoda la tua colonna vertebrale, ti fa piegare a 90° e oltre (non insistere, non è una storia scabrosa).
Poi ti stende (no, non ti prendono a cazzotti) sul lettino, a pancia in su.
E qui comincia l'insostenibile leggerezza dell'osteopata.
Dove la sola imposizione delle dita diventa la regola.
Prima sulla testa.
Ti appoggia le mani e le muove impercettibilmente per almeno 5 minuti.
Forse sta raddrizzando l'asse della terra, ma tu oscilli fra l'incertezza che il dottore stia calcolando la sua parcella e la certezza che si sia addormentato.
Poi si dedica alla zona lombare.
E lì le sue mani fanno la mano morta. Nel vero senso della parola.
Quale ossicino starà smuovendo?
Quale muscolo starà sfiorando?
E' rimasto attaccato alla schiena con il vinavil?
A quel punto sgorgano milioni di dubbi dalla tua testa.
Più o meno si concludono tutti con un "che fregatura".
Ma l'osteopata non è stupido.
E capta le tue onde celebrali.
Così decide di punire le tue incertezze, stupendoti.
Ti rannicchia in posizioni ancestrali e ti ingarbuglia peggio di un gomitolo sfatto della nonna. Infine, con una mossa fast and furious ti fa scricchiolare tutte le vertebre, anche quelle che non sapevi di avere.
Un giro armonico finale che ti illude di aver speso bene i tuoi soldi.
E ti convince a prenotare altre 4 sedute (l'ho fatto, ma c'era l'offerta).
Sempre se ci arrivi vivo.
Sì, perché sono convinto che quelle manipolazioni siano in realtà la mossa delle 5 dita di Kill Bill.
Quindi, vi saluto.
Addio.
E' stato bello raccontarvi la mia ultima esperien................................................
martedì 22 febbraio 2011
Pensiero poco stupendo (3).
Beppe: Vorrei vedere Burlesque... per Cristina Aguilera.
Io: Ehm, bé!
Vale: Ma non sarà mica bella...
Io: Cristina fa sessissimo.
Vale: Quando ti sento parlare di queste cose... dai, non c'entrano nulla con te!
E siamo a tre.
Va bene, ho capito.
Vado a criogenizzarmi il pisello.
Poi mi sbronzo con l'orsetto del cuore.
Ps: spero di essere almeno il sogno erotico di Pollon.
Io: Ehm, bé!
Vale: Ma non sarà mica bella...
Io: Cristina fa sessissimo.
Vale: Quando ti sento parlare di queste cose... dai, non c'entrano nulla con te!
E siamo a tre.
Va bene, ho capito.
Vado a criogenizzarmi il pisello.
Poi mi sbronzo con l'orsetto del cuore.
Ps: spero di essere almeno il sogno erotico di Pollon.
Diabolica bilancia.
Stamane.
Nudo come mamma mi ha fatto.
Ore 8.50 circa.
Il mio piede sinistro avanza sopra una minuscola piattaforma chiamata altrimenti "bilancia".
Avanza quello destro con incertezza.
Cerco l'equilibrio, quasi mi trovassi ad una lezione di pilates.
E' prossima una sfida all'ok è il peso giusto.
Guardo giù.
La bilancia emette la sentenza.
Per nulla sibillina.
66.6 kg.
Merito un giro nel cerchio dei golosi.
Con un contrappasso all'opposto.
Dove la punizione sarà ingozzarsi di cibo.
Nudo come mamma mi ha fatto.
Ore 8.50 circa.
Il mio piede sinistro avanza sopra una minuscola piattaforma chiamata altrimenti "bilancia".
Avanza quello destro con incertezza.
Cerco l'equilibrio, quasi mi trovassi ad una lezione di pilates.
E' prossima una sfida all'ok è il peso giusto.
Guardo giù.
La bilancia emette la sentenza.
Per nulla sibillina.
66.6 kg.
Merito un giro nel cerchio dei golosi.
Con un contrappasso all'opposto.
Dove la punizione sarà ingozzarsi di cibo.
lunedì 21 febbraio 2011
domenica 20 febbraio 2011
martedì 15 febbraio 2011
Pensiero poco stupendo (2).
Oggi la mia art ha espresso, sincera, una sua considerazione:
"Piuttosto che venire con te, andrei con una donna."
Il mio machismo, già ai minimi storici, ha deciso definitivamente di fare le valigie.
ps: ok, evidentemente faccio sesso solo ai puffi.
"Piuttosto che venire con te, andrei con una donna."
Il mio machismo, già ai minimi storici, ha deciso definitivamente di fare le valigie.
ps: ok, evidentemente faccio sesso solo ai puffi.
A tempo pieno.
Non sono un pubblicitario.
Non sono un padovano.
Non sono un milanese adottato.
Non sono un romanista.
Non sono un pelato.
Non sono un freddoloso.
Non sono un amante del pollo arrosto.
Ormai, sono prima di tutto uno zio.
E' arrivato il sesto nipotino.
Gabriele.
Ps: mio fratello mi ha fregato il nome per mio figlio. E adesso?
Non sono un padovano.
Non sono un milanese adottato.
Non sono un romanista.
Non sono un pelato.
Non sono un freddoloso.
Non sono un amante del pollo arrosto.
Ormai, sono prima di tutto uno zio.
E' arrivato il sesto nipotino.
Gabriele.
Ps: mio fratello mi ha fregato il nome per mio figlio. E adesso?
venerdì 11 febbraio 2011
Dialogo sull'attualità.
Primo capitolo.
Recentemente ho letto "I cari estinti" di G.Pansa.
Un resoconto degli ultimi 40 anni di politica italiana.
Un ripasso per chi si affaccia a quegli anni per la prima volta.
Tra le righe (e non solo) appare evidente come la prima repubblica fosse un via vai di governi raffazzonati dalla durata incerta.
Quale poteva essere la reazione di un popolo ad una politica così vacante?
La ricerca di un uomo forte.
Di uno che dica "ghe pensi mi", lasciando l'illusione di fare qualcosa.
Sì, Berlusconi.
Secondo capitolo.
In vari talk show ho sentito dire che gli italiani si meriterebbero Berlusconi.
Come se il premier fosse la diretta emanazione delle nostre attitudini.
A parte il discorso che puzza di sinistra intellettualoide,
mi sembra che si voglia distogliere l'attenzione dalla realtà.
Gli italiani lo votano perché dall'altra parte c'è il vuoto.
A destra e a manca.
La sinistra manca.
Conclusioni.
Se penso alla sinistra, mi viene in mente solo l'antiberlusconismo.
Mi vengono in mente le diverse correnti che frammentano la loro unità.
Non mi viene in mente un sogno.
Non mi viene in mente un progetto.
Non mi viene in mente un uomo in grado di riunire e gestire più forze politiche.
Appendice.
Sono un uomo di destra.
Ma voterei PD se il segretario fosse Renzi, il sindaco di Firenze.
Un giovane che sa evocare un mondo alternativo nel quale credere.
Pensate a Bersani.
Cosa propone in questi giorni?
Una grande coalizione per battere Berlusconi.
Ripetere l'errore non è umano, è fallimentare.
Recentemente ho letto "I cari estinti" di G.Pansa.
Un resoconto degli ultimi 40 anni di politica italiana.
Un ripasso per chi si affaccia a quegli anni per la prima volta.
Tra le righe (e non solo) appare evidente come la prima repubblica fosse un via vai di governi raffazzonati dalla durata incerta.
Quale poteva essere la reazione di un popolo ad una politica così vacante?
La ricerca di un uomo forte.
Di uno che dica "ghe pensi mi", lasciando l'illusione di fare qualcosa.
Sì, Berlusconi.
Secondo capitolo.
In vari talk show ho sentito dire che gli italiani si meriterebbero Berlusconi.
Come se il premier fosse la diretta emanazione delle nostre attitudini.
A parte il discorso che puzza di sinistra intellettualoide,
mi sembra che si voglia distogliere l'attenzione dalla realtà.
Gli italiani lo votano perché dall'altra parte c'è il vuoto.
A destra e a manca.
La sinistra manca.
Conclusioni.
Se penso alla sinistra, mi viene in mente solo l'antiberlusconismo.
Mi vengono in mente le diverse correnti che frammentano la loro unità.
Non mi viene in mente un sogno.
Non mi viene in mente un progetto.
Non mi viene in mente un uomo in grado di riunire e gestire più forze politiche.
Appendice.
Sono un uomo di destra.
Ma voterei PD se il segretario fosse Renzi, il sindaco di Firenze.
Un giovane che sa evocare un mondo alternativo nel quale credere.
Pensate a Bersani.
Cosa propone in questi giorni?
Una grande coalizione per battere Berlusconi.
Ripetere l'errore non è umano, è fallimentare.
mercoledì 9 febbraio 2011
Smog: tanto fumo e poco altro.
Stamattina. 9 circa.
Mentre accendo il mio modesto motorino, mi accorgo di un'auto immodesta in doppia fila.
E' accesa. Lo noto dal tubo di scappamento in preda a un delirio fumante.
Alla sua guida, un signore tranquillo-tranquillo sfoglia il giornale in attesa probabilmente della fine del mondo.
Stamattina. 9.10 circa.
Lungo via Carducci mi accorgo come le fermate dell'autobus si siano moltiplicate più dei pani e dei pesci. Con inevitabili complicazioni sul traffico e sui ritardi dei mezzi. Voglio dire: posso anche fare due minuti a piedi, senza aver bisogno di una fermata ogni duecento metri.
Alle volte, il buon senso si perde per strada.
Mentre accendo il mio modesto motorino, mi accorgo di un'auto immodesta in doppia fila.
E' accesa. Lo noto dal tubo di scappamento in preda a un delirio fumante.
Alla sua guida, un signore tranquillo-tranquillo sfoglia il giornale in attesa probabilmente della fine del mondo.
Stamattina. 9.10 circa.
Lungo via Carducci mi accorgo come le fermate dell'autobus si siano moltiplicate più dei pani e dei pesci. Con inevitabili complicazioni sul traffico e sui ritardi dei mezzi. Voglio dire: posso anche fare due minuti a piedi, senza aver bisogno di una fermata ogni duecento metri.
Alle volte, il buon senso si perde per strada.
Pensiero poco stupendo.
Forse perché ultimamente la gente pronuncia smorfie al mio passare.
Magari perché il mio guardaroba sembra dire "guarda che roba oh!".
Oppure perché un imbianchino notturno mi spennella di bianco la barba.
Sicuramente perché trasmetto all'esterno le mie incertezze.
Sarà per questi e tanti altri motivi.
Ma la conclusione è la stessa: mi vedo brutto.
Magari perché il mio guardaroba sembra dire "guarda che roba oh!".
Oppure perché un imbianchino notturno mi spennella di bianco la barba.
Sicuramente perché trasmetto all'esterno le mie incertezze.
Sarà per questi e tanti altri motivi.
Ma la conclusione è la stessa: mi vedo brutto.
martedì 8 febbraio 2011
Svizzero?
Svizzera. Reconvillier.
Le autorità municipali si sono recate dalla signora Iannotta
per il mancato pagamento della tassa sul possesso del suo barboncino.
Malgrado la signora si fosse offerta di pagare subito,
gli agenti le hanno ucciso il cane.
Va bene smetterla con il buonismo dilagante.
Va bene smetterla con il perdonismo.
Però così mi sembra un po’ troppo.
lunedì 7 febbraio 2011
Sarà costato due lire questo spot.
Avrei voluto vedere il creativo che presentava questa idea al cliente.
venerdì 4 febbraio 2011
La freddura del venerdì.
Ennesima sconfitta in casa Juventus.
Buffon sconsolato dichiara:
"Non so più dove andare a parare."
Buffon sconsolato dichiara:
"Non so più dove andare a parare."
giovedì 3 febbraio 2011
Mastico pensieri.
Boom.
La meta è vicina.
Nasconde le sue porte.
Si mimetizza in ricordi altrui.
Si spezza in destini diversi.
Mi confonde le strade.
Si barrica negli umori.
La vita.
Le mie Adidas non si lasciano spaventare.
Si caricano di salti.
E danno calci alle istantanee perse.
La meta è vicina.
Nasconde le sue porte.
Si mimetizza in ricordi altrui.
Si spezza in destini diversi.
Mi confonde le strade.
Si barrica negli umori.
La vita.
Le mie Adidas non si lasciano spaventare.
Si caricano di salti.
E danno calci alle istantanee perse.
mercoledì 2 febbraio 2011
Non guardatemi le fette.
Prima di dire addio al mondo della pubblicità, devo fare qualcosa con Pozzetto.
Almeno Berlusconi le fa a casa sua.
Un parlamentare del Pdl è stato colto a navigare su siti di escort, durante il dibattito sulla sfiducia al ministro Bondi.
Il fastidio non è tanto l'atto in sé.
Ma il luogo istituzionale. Il momento.
Alla nostra classe dirigente non manca solo l'intelligenza.
Manca il ritegno.
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